Con la designazione di Riccardo Laganà, si stringono i tempi per la nomina di tutto il Cda Rai. Il nuovo Consigliere Riccardo Laganà è il rappresentante dei dipendenti Rai nello stesso Cda, una novità assoluta prevista dalla legge sulla governance del Governo Renzi, alla prima applicazione, sia pure con un Governo di tutt’altro segno. Nei giorni scorsi erano stati eletti dal Parlamento altri quattro Consiglieri.
Nel frattempo con l’accordo sui vertici della Cassa Depositi e Prestiti c’è una schiarita nella situazione politica e a questo punto la nomina degli ultimi due Consiglieri Rai, di designazione governativa (fra questi due c’è il futuro presidente, che però dovrà ottenere la conferma da parte dei due terzi della Vigilanza), non dovrebbe tardare e a ruota dovrebbe esserci anche, entro i primi giorni della prossima settimana, la scelta da parte del Governo dell’AD (ex DG).
La nomina di Riccardo Laganà merita una nota particolare, non solo appunto perché è la prima volta che i dipendenti Rai scelgono un Consigliere. Riccardo Laganà ha infatti conseguito un successo personale affatto scontato alla vigilia e ha sconfitto due candidati in teoria ben più forti di lui: Gianluca De Matteis Tortora sembrava favorito, perché designato da tutte le sigle sindacali interne (giornalisti a parte) ma è arrivato solo terzo, con 1.201 voti. Ha infatti battuto De Matteis Tortora anche Roberto Natale, candidato dei giornalisti dell’Usigrai (di cui è stato a capo) con 1.356 voti: lo hanno votato non solo i giornalisti, però, che in Rai sono sì tanti, come si sa, ma rappresentavano pur sempre solo il 15% degli aventi diritto al voto. Ha scelto Natale, invece, il 20% dei votanti e qui ha giocato probabilmente in modo favorevole la notorietà del personaggio, per l’esperienza anche ai vertici della Fnsi e anche per quella di portavoce di Laura Boldrini presidente della Camera.
Ma su tutti ha prevalso proprio Riccardo Laganà, che è un tecnico e rappresenta bene il vasto mondo dei tecnici Rai, per l’appunto; è al di fuori delle sigle sindacali classiche, è un personaggio ‘movimentista’ non legato a sigle e partiti, è leader del gruppo IndigneRai e dell’associazione Rai Bene Comune. Infine, ulteriore segno dei tempi, opera soprattutto on line con un sito molto noto all’interno dell’azienda, appunto indignerai.it. 43 anni, tecnico di produzione, Laganà è stato alla fine eletto con 1.916 voti, circa il 28% del totale.
A votare, nel complesso, è stato il 56,97% dei dipendenti Rai, 6.676 persone su 11.719 aventi diritto: in questo modo è stato superato il quorum del 50% previsto dallo Statuto Rai per rendere valida la consultazione telematica per la degnazione del Consigliere, che si è svolta fino alla sera di giovedì 19 luglio.
C’è stata comunque una notevole dispersione dei voti, perché i candidati ‘finalisti’ erano ben 15. Dopo i tre citati, gli altri candidati più votati sono stati la nota dirigente interna Roberta Enni (491) e Stefano Ciccotti, storico dirigente di Rai Way, con 398. (M.R. per NL)