La “tv-focolare”, la televisione delle famiglie, non esiste più da diverso tempo: in questi ultimi anni l’audience si è frantumata nelle decine di canali, sorti grazie al passaggio al digitale.
Mercoledì 28 gennaio Il pianista, in onda su Iris, ha sorpassato con il 4,25% di share Daria Bignardi e le sue Invasioni Barbariche, ferme al 3,6%; e che dire poi della serata di giovedì 29 gennaio, quando il quarto canale più visto sul target commerciale 15-54 anni è stato Sky Uno, grazie al suo Masterchef, sebbene sia stato potenzialmente accessibile solo a 4,7 mln di famiglie italiane abbonate alla pay tv satellitare. Da questa analisi un canale pay e uno tematico (ricordiamo che Iris fa parte della grande famiglia Mediaset e si trova alla posizione 22 del DTT), hanno per due sere consecutive sorpassato i big della tv generalista. E questa situazione si ripete ed è destinata a ripresentarsi sempre più spesso, diventando ormai quasi una routine. A differenza dell’era pre-digitale infatti, la tv italiana in prima serata propone generalmente tre canali che superano abbondantemente i 2 mln di telespettatori (Rai 1, Canale 5 e un terzo che varia di volta in volta), mentre il resto delle emittenti se la gioca in un testa a testa per accaparrarsi un numero di utenti attorno al milione. Questo effetto pot-pourri rischia di accentuarsi a causa delle nuove mosse messe in atto dai broadcaster: i lettori ricorderanno che Discovery si è appena regalata il tasto 9, e Sky sta corteggiando l’lcn 8, puntando entrambe ad alzare i propri livelli di share (il colosso di Murdoch ha poi in mente da tempo di potenziarsi anche nel business della free tv). Su questo sfondo così frammentato (con quasi 100 canali in chiaro, senza contare quelli pay), che farebbe invidia anche alle più complesse tele del cubismo, si inserirà da fine febbraio Gazzetta tv, lcn 59. La nuova televisione sportiva del gruppo Rcs, diretta da Andrea Monti, proporrà un progetto alquanto ambizioso (dal momento che molte sono le piattaforme simili, quali, Sportitalia, Top Calcio 24 e Rai Sport, senza contare le emittenti locali e quelle di Sky), trasmettendo per l’intero arco della giornata e offrendo al pubblico un’informazione aggiornata e approfondita con la qualità e l’autorevolezza de La Gazzetta dello Sport. Monti si avvarrà di prestigiose firme del primo quotidiano sportivo italiano e di protagonisti del mondo dello sport, con un palinsesto ricco di notiziari, approfondimenti, rubriche, intrattenimento. “Gazzetta Tv – afferma Rcs – arricchisce ulteriormente il percorso strategico di innovazione che ha visto il sistema Gazzetta protagonista di un’annata memorabile: il nuovo sito gazzetta.it, partito esattamente un anno fa, che continua a collezionare risultati record e in costante crescita; la nuova digital edition Gazza Gold lanciata in apertura dei Mondiali; la trasformazione editoriale e grafica del quotidiano cartaceo in novembre, con più contenuti esclusivi, più analisi e più approfondimenti, e infine il debutto dell’innovativa redazione multimediale integrata di via Rizzoli, a Milano”. Al nuovo canale sportivo, mai come ora, servirà una gran dose di fortuna per ottenere l’1% di share, laggiù negli abissi dell’lcn 59: di sicuro non sarà un’impresa semplice. Senza considerare che lascia quanto mai perplessi la curiosa volontà di RCS di disimpegnarsi dal settore radio (dove è saldamente presente con quote rilevanti in uno dei maggiori player nazionali, il gruppo Finelco), considerato economicamente promettente in sede di ripresa dei mercati (ma anche allo stato attuale non è un cattivo investimento), per lanciarsi in un’avventura costosa e piena di punti interrogativi. (V.R. per NL)