Tv. Presto orientamento su impiego della HBBTV nel DTT mentre broadcaster sono in attesa di decisioni ITU su destinazione banda 600 MHz

opportunità

Mentre sono imminenti le decisioni della World Radiocommunication Conference (WRC) sulla destinazione della banda 600 MHz, a seguito dello sviluppo dell’impiego della HBBTV per la veicolazione di prodotti primari (quindi non contenuti integrativi), potrebbero presto giungere indicazioni sui limiti giuridici di sfruttamento dello standard Hybrid Broadcast Broadband TV.
Ricordiamo che, in Italia, la HBBTV (standard industriale ETSI TS 102 796), metodologia tesa ad armonizzare la trasmissione tradizionale digitale terrestre, satellitare o via cavo con l‘IPTV e i contenuti di intrattenimento a banda larga nelle smart TV collegate a internet (o tv dotate di decoder compatibile), ha trovato grande interesse soprattutto a causa della sopravvenuta carenza di capacità trasmissiva sui mux dopo il refarming della banda 700 MHz.

Il nodo giuridico

Il nodo giuridico della questione – allo stato dell’evoluzione normativa – non è evidentemente l’utilizzo in sé della HBBTV per veicolare ulteriori contenuti lineari, oppure esclusivamente on demand o ancora con soluzioni catch up tv, quanto quello di utilizzare la piattaforma DTT per rendere disponibili, attraverso logical channel number tradizionali, contenuti esclusivamente IP.

DVB-I, in nuce

Tale metodologia, secondo alcuni, è, di fatto, una forma primitiva o in qualche modo anticipatoria dello standard DVB-I (che si propone di veicolare programmi televisivi in streaming, in modo che possano essere ricevuti e visualizzati da una varietà di ricevitori connessi, TV, PC, tablet, smartphone con la stessa facilità d’uso dei programmi ricevuti via etere), che certamente costituirà il naturale approdo dello sviluppo della televisione con la progressiva diffusione di smart tv effettivamente connesse (cioè non solo predisposte).

Dubbi

Tuttavia, proprio per la sua natura ibrida, la HBBTV riservata ad un prodotto primario di tipo lineare, pone una serie di quesiti giuridici.

Chiamale, se vuoi, espressioni

Un contenuto  fruibile esclusivamente via IP, ma identificato da un logical channel number del DTT,  stante il vigente quadro giuridico, non sembra possa configurare la legittima e doverosa espressione di un’autorizzazione per fornitore di servizi di media audiovisivi (FSMA).

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Questione eristica

Dal punto di vista tecnico o dell’utenza, la questione potrebbe essere liquidata come eristica; tuttavia, lato giuridico, la vicenda ha rilevanza sul piano, per esempio, della concorrenza e delle condizioni di accesso a misure di sostegno riservate a FSMA”, osserva l’avvocato Stefano Cionini di MCL Avvocati Associati, law firm che cura in eslcusiva l’area affari legali di Consultmedia.

Qualità

“Infatti, mentre non vi è alcun dubbio sulla liceità dello sfruttamento della HBBTV per il miglioramento qualitativo di un contenuto diffuso via etere con bitrate inferiore rispetto a quello IP, perplessità ci sono sempre state a riguardo dell’impiego lineare della HBBTV”, sottolinea il legale.

HDFI Innovation Day 2022

L’ibridazione tra televisione via etere e canali via internet, l’innovazione nella produzione e distribuzione televisiva di grandi eventi sportivi e il futuro del digitale terrestre oltre lo switch-off del prossimo mese, saranno proprio temi al centro dell’“HDFI Innovation Day 2022”, la conferenza organizzata da HD Forum Italia (HDFI), l’organismo di filiera che riunisce ventisei aziende leader nel settore del broadcasting, dell’audiovisivo e delle telecomunicazioni.

25/11/2022

L’evento, dal titolo “Verso un ecosistema audiovisivo 5.0: infrastrutture, servizi e tecnologie”, si svolgerà venerdì 25 novembre presso le Officine Farneto a Roma (via dei Monti della Farnesina 77).

Prospettive Hybrid Tv

Nel consesso saranno esaminate le prospettive di mercato dell’Hybrid Tv, fra le varie forme di ibridazione broadband della tv, dalle applicazioni dello standard della HBBTV associate al broadcasting tradizionale, fino all’OTT (Over The Top).

Sport

Un secondo panel dell’evento offrirà invece un focus specifico sugli eventi sportivi in tv, che mantengono un elevato interesse per il pubblico e per gli operatori del settore, con una forte spinta all’innovazione: i grandi eventi come le Olimpiadi estive e invernali oppure gli Europei e i Mondiali di Calcio sono infatti il “booster” sia per il miglioramento e l’aggiornamento dei dispositivi dell’utente che delle infrastrutture di distribuzione.

Il futuro del DTT

Infine, il terzo panel affronterà il tema del futuro del digitale terrestre in Italia: il prossimo 20 dicembre si completerà la prima fase dello switch-off con la chiusura dei canali di bassa qualità basati sulla tecnologia MPEG-2 in vista dell’introduzione ormai prossima del nuovo standard trasmissivo DVB-T2.

Broadcaster preoccupati

“Con la cessazione delle trasmissioni del digitale terrestre in MPEG-2, tutte le emittenti stanno guardando al prossimo futuro con interesse e qualche preoccupazione”, ha dichiarato il presidente di HDFI, Tonio Di Stefano, recentemente intervistato da NL proprio su questi temi.

Decisioni in arrivo sulla banda 600 MHz

“C’è anche attesa per le imminenti decisioni della World Radiocommunication Conference (WRC), organizzata dall’International Telecommunication Union (ITU), rispetto alla banda 600 MHz nella consapevolezza che, almeno in Italia, il digitale terrestre continua ad attrarre il grosso delle risorse pubblicitarie, sostenendone il mantenimento e persino lo sviluppo”, ha spiegato quindi il presidente di HDFI. (M.L. per NL)

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