Piattaforme emergenti televisive. Nell’ambito della consultazione pubblica sull’individuazione delle piattaforme emergenti ai fini della commercializzazione dei diritti audiovisivi sportivi ex D. Lgs 9/2008 e del Regolamento ex Del. 307/08/CONS, disposta con Del. 630/20/CONS, Agcom ha fatto il punto della situazione sul piano tecnologico ed economico.
L’analisi delle piattaforme emergenti del 2015
Nel 2015, l’Autorità aveva sottoposto a consultazione pubblica lo schema di provvedimento concernente l’individuazione delle piattaforme emergenti ai fini della commercializzazione dei diritti audiovisivi sportivi.
Il citato schema di provvedimento conteneva un’analisi delle piattaforme trasmissive fondata sia su criteri di tipo tecnologico che su criteri di tipo economico, quest’ultimo riferito alle specificità del mercato italiano.
La scelta delle piattaforme da parte di Agcom era ricaduta su quelle che, tenuto conto dell’evolversi del progresso tecnologico, si prevedeva in quel momento avrebbero continuato ad essere attive nell’immediato futuro.
DTT, DTH, IP TV, Wireless (GSM, GPRS, UMTS, HSDPA, LTE), DVB-H
In particolare, erano state prese in considerazione le seguenti piattaforme: DTT; DTH (Direct-to-home television, metodo di ricezione della televisione satellitare mediante segnali trasmessi da satelliti a trasmissione diretta); TV su IP; wireless per le reti mobili (GSM, GPRS, UMTS, HSDPA, LTE); DVB-H.
Analisi tecnologica ed economica
Ciascuna piattaforma era stata dunque analizzata sia dal punto di vista tecnologico sia dal
punto di vista economico, tenendo conto del fatto che mentre il primo tipo di valutazione – in virtù della diffusione internazionale delle nuove tecnologie – poteva essere svolto a livello generale, e poteva quindi prescindere dalle specificità del mercato italiano, la valutazione di tipo economico doveva necessariamente essere riferita al contesto di mercato italiano.
Interdipendenza tra condizione tecnologica e condizione economica
Agcom aveva tenuto altresì conto del fatto che “se è vero che una piattaforma che è emergente dal punto di vista tecnologico lo è anche dal punto di vista economico, non necessariamente è vero il contrario; in altri termini, una piattaforma che dal punto di vista economico non può essere considerata emergente, può essere considerata tale dal punto di vista tecnologico”.
Elementi valutativi per la considerazione della condizione emergente dal punto di vista tecnologico
In particolare, l’Autorità aveva ritenuto appropriato utilizzare i seguenti elementi per valutare se una piattaforma debba essere considerata emergente dal punto di vista tecnologico:
– data di definizione dello standard (aperto o proprietario) relativo alla tecnologia su cui si basa la piattaforma;
– grado di maturità ed evoluzione della tecnologia/standard;
– evoluzione delle reti, infrastrutture e terminali riceventi.
Emergente, in transizione, consolidata
In base a tali indicatori ciascuna piattaforma è stata considerata come “emergente”, in “transizione” o “consolidata” dal punto di vista tecnologico.
Lo stato sul piano economico
Per quanto riguarda l’analisi economica, l’Autorità aveva ritenuto appropriato utilizzare i seguenti elementi per valutare se una piattaforma è emergente:
– anno del lancio della prima offerta;
– caratteristiche dell’offerta;
– livello di diffusione della piattaforma;
– ricavi per piattaforma (da offerte a pagamento e raccolta pubblicitaria).
Avvio, maturità, declino
In base a tali indicatori ciascuna piattaforma è stata considerata come in fase di “avvio”, di “maturità” o di “declino”, dal punto di vista economico.
La metodologia adottata postulava che la valutazione si fondasse su entrambi i parametri, pur risultando evidente che l’esito della valutazione di tipo tecnologico condizionava direttamente quella economica, in quanto la piattaforma considerata in fase di “avvio” in senso tecnologico veniva necessariamente qualificata come “emergente” anche sul piano economico, mentre non era necessariamente vero il contrario, ovvero che una piattaforma in fase di avvio sul piano economico fosse emergente da punto di vista tecnologico.
A seguito degli elementi emersi dalla consultazione del 2015, Agcom ha ritenuto di poter confermare le conclusioni, ribadendo, dunque, l’assenza di piattaforme emergenti nel panorama dell’offerta di contenuti audiovisivi, In particolare, nella delibera veniva precisato che “non sussistono, allo stato attuale, piattaforme emergenti nel panorama dell’offerta di contenuti audiovisivi”.
Lo stato attuale delle piattaforme: DTT e DTH consolidate
Nel merito, l’evoluzione del mercato dell’offerta di contenuti audiovisivi negli ultimi anni è stata caratterizzata da due fattori. Da un lato, le piattaforme broadcast tradizionali – DTT e DTH – si sono ulteriormente consolidate, confermando, la prima, una diffusione capillare presso la quasi totalità delle famiglie televisive italiane e, la seconda, un tasso di penetrazione significativo, in linea con quello riscontrato nel 2015.
Sviluppo tv on-demand e streaming
Dall’altro, si è assistito alla diffusione in fasce sempre più ampie della popolazione di piattaforme basate su connessioni fisse e mobili ad alta velocità, in grado di garantire
il consumo di contenuti sia in modalità on-demand che streaming.
DTT e DTH piattaforme mature
Per le ragioni sopra esposte, Agcom ha ritenuto che le piattaforme DTT e DTH, nonché quella riguardante la TV su IP non dovessero essere oggetto di ulteriori analisi, essendo ormai consolidato il loro stato di “maturità”, ed essendo pertanto acclarato che si tratta di piattaforme non emergenti.
DVB-H in declino
Quanto alla piattaforma DVB-H, avendo la delibera 584/15/CONS già rappresentato il suo status di piattaforma “consolidata”, dal punto di vista tecnologico e di “declino” dal punto di vista economico, Agcom ha rilevato “come non siano emersi, nel corso di questi anni, elementi significativi di novità: non sono state lanciate sul mercato offerte basate su questa piattaforma, né sono in commercio apparecchi atti a ricevere trasmissioni su di essa”.
Wireless piattaforma da approfondire
Un approfondimento deve invece, secondo Agcom, essere condotto per quanto riguarda la piattaforma wireless per le reti mobili, che appare trovarsi in fase “Consolidata” essendo il suo sviluppo condizionato dall’evoluzione dei sistemi a banda larga (LTE) e delle relative infrastrutture di rete, più che sulle tecnologie trasmissive, che appaiono sufficientemente mature.
Nessuna piattaforma emergente allo stato attuale
A seguito degli elementi emersi, Agcom ha ritenuto di poter ribadire le valutazioni espresse nella delibera n. 584/15/CONS, confermando, quindi, l’assenza, allo stato attuale, di piattaforme emergenti nel panorama dell’offerta di contenuti audiovisivi. (E.G. per NL)