La terza età inizia a 75 anni. Almeno secondo quanto stabilito da Auditel, storica società che, dal 1986, persegue la mission di raccogliere e pubblicare i dati d’ascolto dei palinsesti televisivi regionali e nazionali. Queste rilevazioni sono divenute, nel tempo, croce e delizia degli operatori del settore che, sempre più spesso, da esse fanno dipendere il destino delle produzioni messe in onda, decretandone il successo o il flop (con tutte le contromisure del caso, quali, ad esempio, la cancellazione o la collocazione in fasce orarie meno competitive).
La società, presieduta da Andrea Imperiali di Francavilla, ha recentemente deciso di inserire un nuovo target d’età, ponendo in essere una piccola rivoluzione che, sicuramente, avrà non poche conseguenze in termini commerciali (soprattutto per quanto concerne i canali maggiormente rivolti ad un pubblico maturo, come quelli Rai, Rete 4 e La 7). Fino ad oggi, infatti, il target del pubblico anziano ricomprendeva, indistintamente, gli over 65. Tuttavia, i cambiamenti che hanno investito le dinamiche anagrafiche e sociali del Paese non potevano essere ignorati a lungo: ecco, allora, che a 65 anni non si è più vecchi (perlomeno non per l’Auditel) e l’asticella che segna l’inizio della stagione senile – la cosiddetta la terza età – si alza di dieci anni.
A questo importante passaggio se ne aggiunge un altro che, parimenti, contribuisce ad un miglior inquadramento del profilo del telespettatore che si approccia al prodotto televisivo.
La stipula di un protocollo d’intesa tra Auditel ed Istat, infatti, ha consentito di approfondire lo studio dei dati raccolti, rendendoli sempre più realistici e sovrapponibili al concreto assetto delle famiglie italiane. Queste ultime, ormai, si presentano in forme sempre più variegate, includendo anche famiglie di fatto, allargate, digitali e, non da meno, quelle unipersonali – i single – quasi a quota 7 milioni. Un numero importante, seppur minore rispetto alle prime rilevazioni fornite dall’Istat, che ne contavano almeno 7,8 milioni: cifra, quest’ultima, smentita alla luce dell’introduzione del nuovo Super Panel Auditel che, considerando 16.100 famiglie meterizzate (per un totale di 41.100 individui coinvolti), prende in esame proprio le nuove compagini familiari. Il Super Panel sta, infatti, consentendo di raccogliere ed elaborare dati di ascolto e target molto più precisi e realistici, aumentando del triplo il campione di soggetti sui quali effettuare le rilevazioni. Inoltre, secondo quanto riportato dal quotidiano Italia Oggi, grazie a questo nuovo strumento dalla prossima estate saranno disponibili anche i dati delle audience web di 440 canali sulle piattaforme digitali dei broadcaster tv (con l’esclusione, quindi, di Netflix e simili), rilevati da device digitali quali computer, tablet, smartphone e smart tv.
La nuova sfida, dunque, è andare oltre la televisione: non è più ignorabile, infatti, il numero sempre più consistente di utenti che ogni giorno si riversano sulle piattaforme web in cui sono dirottati i contenuti dei relativi broadcaster.
In tal modo l’Auditel punta a fornire una risposta innovativa alla frammentazione degli ascolti, avvantaggiando le imprese che investono in pubblicità, le quali potranno avere rilevazioni più precise a livello di target e comprensive di tutte le piattaforme.
Il suddetto protocollo d’intesa, quindi, mira a delineare una più completa ed attuale fotografia della società italiana, nel pieno rispetto del nuovo regolamento europeo 679/2016 relativo al trattamento dei dati personali, che sarà in vigore dal 25/05/2018. Auditel “intende essere anche il primo soggetto, tra quanti gestiscono i Big Data, a garantire un trattamento dei dati responsabile ed etico” ha spiegato lo stesso Andrea Imperiali durante la Conferenza alla Camera dei Deputati in occasione dei 30 anni di Auditel, così come riportato dal sito Ansa.
I cambiamenti che verranno così introdotti avranno inevitabilmente degli importanti effetti nell’approccio degli operatori e degli investitori sia al mezzo televisivo, sia al pubblico (anche della nuova terza età). (A.C. per NL)