Vincent Bolloré aumenta il suo potere all’interno di Vivendi, probabilmente, dicono alcune indiscrezioni, per avere maggior potere sulle future scelte per risolvere l’empasse con Mediaset, alla quale sembra aver avanzato una nuova proposta; nel frattempo, i bilanci di Premium non portano buone notizie.
Il manager/imprenditore francese arriva a tenere in mano il 20% di Vivendi manovra che, grazie alla legge Macron, gli permetterà di avere il 29% del diritto di voto. Subito sono partiti diversi rumors su quali siano le intenzioni del finanziere bretone e, uno di questi, riguarda la ricerca di maggior potere nell’affare Premium. Sembra non avere mai fine, infatti, la soap opera messa in piedi da Vivendi e Mediaset, periodicamente rivitalizzata da nuove supposizioni, indiscrezioni, valutazioni e voci di corridoio. Adesso, secondo quanto riporta il Sole 24 Ore, pare che i francesi stiano lavorando al raggiungimento di un punto d’incontro attraverso una compartecipazione della durata di tre anni, nel corso dei quali sia Vivendi che Mediaset manterrebbero una quota del 40% ciascuno di Premium, lasciando il restante 20% ad operatori terzi (si è parlato di Sky, che ha prontamente smentito, ma c’è anche la possibilità che Telefonica mantenga il suo 11%). Questa supposta nuova proposta, tuttavia, non sembra accontentare molto gli analisti del settore, secondo i quali l’assenza di uno scambio azionario (che era inizialmente previsto) ridurrebbe l’appeal speculativo sul titolo per gli investitori. Nel frattempo, a Cologno, i bilanci della pay tv continuano a causare lacrime amare al Biscione, registrando una perdita, a fine terzo trimestre che ammonta a 100,78 milioni di euro, al netto della perdita di 63,6 milioni del primo trimestre risanata a maggio. Il tutto ha contribuito a rendere il patrimonio netto negativo e così, per mettere in pari anche l’ulteriore rosso di circa 37 milioni, è stato necessario azzerare i 30 milioni di capitale sociale, poi riportato alla cifra originaria a copertura dei restanti 7 milioni; pare, inoltre, che sia previsto un ulteriore aumento di 100 milioni da eseguire successivamente. Insomma, i numeri parlano chiaro: Premium spreme troppe finanze e si fa sempre meno probabile l’idea che Mediaset possa davvero trascinare in tribunale Vivendi solo per una questione di principio, soprattutto con l’asta per i diritti sulla Champions in arrivo a gennaio. (E.V. per NL)