Rispetto ai corrispondenti dati del 2022, nel “giorno medio”, nel report 3/2023 Agcom rileva un calo maggiormente intenso per la Rai (160 mila spettatori giornalieri in meno) rispetto a Mediaset (-100 mila spettatori); Cairo Communication/La7 mostra, invece, una flessione di 80 mila ascolti giornalieri. Per Discovery e Comcast/Sky Agcom non registra variazioni di rilievo.
Gli ascolti dei gruppi televisivi minori mostrano, nel periodo gennaio-giugno, una leggera crescita sia nel “giorno medio” (+40 mila spettatori) che nel “prime time” (+90 mila spettatori) rispetto al 2022.
Ma tra il 2019 ed il 2023 il loro peso sugli ascolti complessivi nella fascia oraria “giorno medio” è sceso dal 6,9% al 5,2% e dal 4,7 al 3,8% nel “prime time”.
Osservatorio sulle Comunicazioni 3/2023
L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha pubblicato oggi l’Osservatorio sulle Comunicazioni
3/2023 relativo al primo semestre 2023 (qui per la consultazione).
Settore televisivo
Nel settore televisivo, nel report Agcom, gli ascolti medi giornalieri del primo semestre dell’anno (gennaio-giugno) mostrano, rispetto al corrispondente periodo del 2022, una flessione del 3,4% nel “giorno medio” (da 8,87 a 8,56 milioni di spettatori); un simile andamento (-3,2%) si registra anche per la fascia oraria del “prime time” (da 20,67 a 20,01 milioni di spettatori).
Arco temporale dell’analisi
Ampliando l’arco temporale dell’analisi dell’Osservatorio 3/2023, Agcom segnala “come gli ascolti del 2023 si siano ridotti di 2,53 milioni di unità (-11,2%) nella fascia “prime time” e di poco più di 1 milione (-10,5%) nel “giorno medio” rispetto al corrispondente valore dei primi sei mesi del 2019, anche per effetto della competizione esercitata dalle offerte in streaming di contenuti video”.
I superplayer
Nei primi sei mesi dell’anno, con riferimento agli ascolti medi giornalieri dei principali gruppi editoriali televisivi, nel giorno medio la Rai guida la classifica con 3,27 milioni di spettatori (38,2% di share), seguita da Mediaset con 3,21 milioni (37,5%); maggiormente distanziati risultano Discovery (680 mila), Comcast/Sky (620 mila) e Cairo Communication/La7 (con circa 320 mila telespettatori).
Calo intenso per RAI rispetto a Mediaset
Rispetto ai corrispondenti dati del 2022, nel “giorno medio”, il report 3/2023 di Agcom rileva un calo maggiormente intenso per la Rai (160 mila spettatori giornalieri in meno) rispetto a Mediaset (-100 mila spettatori); Cairo Communication/La7 mostra una flessione di 80 mila ascolti giornalieri. Per Discovery e Comcast/Sky non si osservano variazioni di rilievo.
Prime time RAI e Mediaset
Tendenza analoga si registra nel “prime time”: nel periodo gennaio-giugno 2023 la Rai ha avuto ascolti medi giornalieri per 7,81 milioni (39,0% share), contro i 7,53 di Mediaset (37,6% share), con una flessione degli spettatori rispetto al corrispondente periodo del 2022 che risulta pari a 520 mila per Rai e a 280 mila per Mediaset.
Prime time La 7
Allo stesso tempo, il gruppo Cairo Communication/La 7 nel “prime time” registra ascolti pari a 1,01 milioni (5,0% di share), in calo di circa 120 mila ascoltatori rispetto al primo semestre 2022.
Prime time Sky, Discovery
Crescono gli spettatori di Comcast/Sky, che passano da 1,40 a 1,50 milioni di spettatori (+7,3%), così come gli ascolti di Discovery, anche se in misura più contenuta (da 1,33 a 1,40 milioni, +5,4%).
Discesa progressiva
Gli ascolti dei gruppi televisivi minori mostrano, nel periodo gennaio-giugno, una leggera crescita sia nel “giorno medio” (+40 mila spettatori) che nel “prime time” (+90 mila spettatori) rispetto al 2022. Ma tra il 2019 ed il 2023 il loro peso sugli ascolti complessivi nella fascia oraria “giorno medio” è sceso dal 6,9% al 5,2% e dal 4,7 al 3,8% nel “prime time”.
Analisi di dettaglio
Con specifico con riferimento all’andamento dei principali canali dei gruppi editoriali analizzati (Rai 1, Rai 2, Rai 3, Rete 4, Canale 5, Italia 1, La7, TV8 e Nove), complessivamente nel “giorno medio”, su base annua, si registra una diminuzione di 330 mila spettatori (da 5,94 a 5,62 milioni, pari a una riduzione del 5,5%), con flessioni non marginali per La7 (-20,5%), Rete 4 (-11,8%) e Rai 3 (-7,6%), mentre TV8 aumenta gli ascolti giornalieri del 12,4%.
Gli spettatori persi
Analogo andamento si osserva nel “prime time”, dove gli spettatori complessivamente persi giornalmente dai nove canali considerati, su base annua, risultano 790 mila (-5,4%) e di quasi 2 milioni rispetto al 2019 (-12,4%).
Dettaglio RAI
I tre canali della Rai flettono nel complesso per circa 500 mila spettatori (da 7,16 a 6,66 milioni di spettatori, pari a -7,0%), con Rai 1 e Rai 2 che mostrano riduzioni rispettivamente pari al -8,2% e -8,6%, mentre Rai 3 mostra un più contenuto -1,7%.
Dettaglio Mediaset
I principali canali di Mediaset mostrano una diminuzione di circa 290 mila spettatori, (-5,2%), con una riduzione contenuta per Canale 5 (-2,4%), del 5,1% per Italia 1, mentre Rete 4 mostra un più rilevante -15%.
Dettaglio La 7, TV8, Nove
Gli ascolti di La 7 si riducono del 13,3% (da 1,05 a 0,91 milioni di spettatori giornalieri), mentre quelli di TV8 e Nove crescono, rispettivamente, del 21,6% (da 440 a 530 mila) e del 12,8% (da 360 a 410 mila spettatori). (M.R. per NL)