Tv. Osservatorio 4/2023 Agcom: male la tv lineare in generale, ma peggio va RAI rispetto a Mediaset. Giù La 7. Tengono bene Discovery e Sky

4/2023

Agcom ha pubblicato il rapporto 4/2023 del proprio Osservatorio. Relativamente al comparto tv lineare, i dati sono, nuovamente, allarmanti.

Sintesi

Secondo il rapporto dell’Osservatorio Agcom 4/2023, nel settore televisivo, gli ascolti medi giornalieri dei primi nove mesi dell’anno (gennaio-settembre) mostrano, rispetto al corrispondente periodo del 2022, una flessione del 2,8% nell’“intero giorno” (da 8,31 a 8,07 milioni di spettatori); un simile andamento (-2,5%) si registra anche per la fascia oraria del “prime time” (da 19,12 a 18,64 milioni di spettatori).
Rispetto ai corrispondenti dati del 2022, si osserva un calo maggiormente intenso per la Rai (150 mila spettatori giornalieri in meno) rispetto a Mediaset (-40 mila spettatori); Cairo Communication/La7 mostra una flessione di 60 mila ascolti giornalieri. Per Discovery e Comcast/Sky non si osservano variazioni di rilievo.

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Il rapporto 4/2023

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha pubblicato nei giorni scorsi l’Osservatorio sulle Comunicazioni relativo ai primi nove mesi dell’anno (4/2023).

Nuova flessione della tv lineare

Secondo il rapporto dell’Osservatorio Agcom 4/2023, nel settore televisivo, gli ascolti medi giornalieri dei primi nove mesi dell’anno (gennaio-settembre) mostrano, rispetto al corrispondente periodo del 2022, una flessione del 2,8% nell’“intero giorno” (da 8,31 a 8,07 milioni di spettatori); un simile andamento (-2,5%) si registra anche per la fascia oraria del “prime time” (da 19,12 a 18,64 milioni di spettatori).

Arco temporale d’analisi ampliato

Ampliando l’arco temporale dell’analisi si segnala come, rispetto al corrispondente valore dei primi nove mesi del 2019, gli ascolti del 2023 si siano ridotti, nella fascia “prime time” e nel “giorno medio”, rispettivamente di 2,31 milioni di unità (-11,0%) e 0,94 milioni (-10,4%).

Le performance dei principali gruppi televisivi

Con riferimento ai principali gruppi televisivi, gli spettatori medi giornalieri nella fascia “intero giorno”, Mediaset ha superato la Rai e guida la classifica con 3,03 milioni di spettatori (37,5% di share), mentre per la concessionaria pubblica si registrano in media 3,01 milioni di ascolti (37,2% di share); seguono Discovery (680 mila), Comcast/Sky (610 mila) e Cairo Communication/La7 (con circa 310 mila telespettatori).

Chi perde di più

Rispetto ai corrispondenti dati del 2022, si osserva un calo maggiormente intenso per la Rai (150 mila spettatori giornalieri in meno) rispetto a Mediaset (-40 mila spettatori); Cairo Communication/La7 mostra una flessione di 60 mila ascolti giornalieri. Per Discovery e Comcast/Sky non si osservano variazioni di rilievo.

Prime time

Tendenza parzialmente difforme si registra nella fascia “prime time”: nel periodo gennaio-settembre 2023 la Rai si conferma quale principale editore televisivo con ascolti medi giornalieri pari a 7,13 milioni (38,2% share), contro i 7,00 di Mediaset (37,6% share).

Flessione

La flessione degli spettatori, rispetto al corrispondente periodo del 2022, risulta pari a 400 mila per Rai e a 180 mila per Mediaset, valori che assottigliano da 340 a 120 mila unità la distanza negli ascolti tra i due gruppi.

Settembre 2023

Guardando al solo mese di settembre, il rapporto 4/2023 di Agcom rileva come gli ascolti di Mediaset abbiano superato quelli della RAI (6,94 vs 6,63 milioni).
Allo stesso tempo, il gruppo Cairo Communication/La 7 nel “prime time” registra ascolti pari a 0,95 milioni (5,1% di share), in calo di circa 10 mila ascoltatori rispetto ai primi nove mesi del 2022.
Crescono gli spettatori sia di Comcast/Sky (da 1,36 a 1,42 milioni, +4,0%), che di Discovery (da 1,29 a 1,36 milioni, +5,7%).

I gruppi tv minori

Gli ascolti dei gruppi televisivi minori mostrano, secondo l’Osservatorio 4/2023, nel periodo gennaio-settembre, una leggera crescita sia nell’“intero giorno” (+20 mila spettatori) sia nel “prime time” (+70 mila spettatori) rispetto al 2022. Ma tra il 2019 ed il 2023 il loro peso sugli ascolti complessivi nella fascia oraria “intero giorno” è sceso dal 7,2% al 5,5% e dal 5,1 al 4,2% nel “prime time”.

Giorno intero

Con specifico riferimento all’andamento dei principali canali dei gruppi editoriali analizzati (Rai 1, Rai 2, Rai 3, Rete 4, Canale 5, Italia 1, La7, TV8 e Nove), complessivamente nella fascia “intero giorno”, su base annua, si registra una diminuzione di 270 mila spettatori (da 5,45 a 5,18 milioni, pari a una riduzione del 4,9%), con flessioni non marginali per La7 (-18,4%), Rete 4 (-10,3%) e Rai 3 (- 7,2%), mentre TV8 aumenta gli ascolti giornalieri del 6,7%.

Tendenze

Analogo andamento si osserva nel “prime time”, dove gli spettatori complessivamente persi giornalmente dai nove canali considerati, su base annua, risultano 600 mila (-4,5%) e di 1,79 milioni rispetto al 2019 (-12,4%).

RAI

I tre canali della Rai flettono nel complesso per circa 360 mila spettatori (da 6,36 a 6,00 milioni di spettatori, pari a -5,7%), con Rai 1 e Rai 2 che mostrano riduzioni rispettivamente pari al -6,9% e – 6,1%, mentre Rai 3 mostra un più contenuto -1,1%.

Mediaset

Corrispondentemente, i principali canali di Mediaset mostrano una diminuzione di circa 220 mila spettatori (-4,2%), relativamente marginale per Canale 5 (-2,0%) e Italia 1 (-2,6%), mentre Rete 4 mostra un più rilevante -13,5%.

La 7 

Gli ascolti di La 7 si riducono dell’11,4% (da 0,97 a 0,86 milioni di spettatori giornalieri), mentre quelli di TV8 e Nove crescono, rispettivamente, del 13,1% (da 430 a 490 mila) e del 10,4% (da 350 a 390 mila spettatori).

I Tg

Gli andamenti osservati per la televisione nel suo complesso si riflettono anche sugli ascolti delle edizioni dei principali telegiornali nazionali. L’analisi dell’andamento degli ascolti di quelli serali (fascia oraria 18:30-20:30), infatti, evidenzia, da inizio anno, una riduzione rispetto al corrispondente periodo del 2022 di 840 mila ascolti (da 15,52 a 14,68 milioni di spettatori), mentre una flessione leggermente minore, pari a 640 mila spettatori, si registra nella fascia oraria 12:00-14:30 (da 12,93 a 12,28 milioni di spettatori).

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TG RAI

Nella fascia serale, i TG della Rai hanno perso su base annua il 6,3% degli ascolti giornalieri (da 9,75 a 9,14 milioni di spettatori), con una riduzione per il TG1 delle 20:00 pari all’8,0% (da 4,61 a 4,24 milioni di spettatori), del 3,5% per il TG3 delle 19:00 (da 1,70 a 1,64 milioni di spettatori) e dell’11,4% per il TG2 delle 20:30 (da 1,25 a 1,11 milioni di spettatori).

TG Mediaset

I TG serali di Mediaset, in media, hanno registrato una complessiva riduzione del 3,7% (da 4,76 a 4,59 milioni di spettatori): nello specifico, gli ascoltatori del TG5 delle 20:00 passano da 3,64 a 3,54 milioni (-2,7%), quelli di Studio Aperto delle 18:30 da 540 mila a 500 mila (-6,4%), mentre gli ascolti del TG4 delle 19:00 passano da 590 a 540 mila spettatori giornalieri circa (-7,3%).

TG La 7

Sempre con riguardo alla fascia serale, il TG La7 delle 20.00 passa da 1,0 a 0,96 milioni di ascolti (- 4,6%). Guardando alle edizioni della fascia oraria 12:00-14:30, i TG della RAI perdono complessivamente 600 mila spettatori (da 8,15 a 7,56 milioni, -7,3%) mentre quelli del gruppo Mediaset mostrano una marginale ma positiva crescita (da 4,23 a 4,24 milioni circa).

Tendenze TG

Nei primi nove mesi dell’anno gli spettatori medi giornalieri dei due principali telegiornali, il TG1 delle 13:30 ed il TG5 delle 13:00, mostrano un andamento opposto rispetto all’analogo periodo del 2022. Gli spettatori del TG1, infatti, diminuiscono del 4,9% passando da 3,40 a 3,23 milioni, mentre quelli del TG5 aumentano del 2,6%, da 2,77 a 2,84 milioni di spettatori giornalieri nel periodo considerato. Gli ascolti del TG La7 delle 13:30 passano da 0,54 a 0,49 milioni circa (-9,7%).

Analisi ampliata

Ampliando l’analisi dei dati alle audience su di un arco temporale più ampio, si evidenzia come nei primi nove mesi del 2023 gli ascoltatori medi giornalieri complessivi dei TG considerati risultino nettamente inferiori ai livelli registrati nel pre-pandemico 2019; per le edizioni dei telegiornali nella fascia 12:00-14:30 gli ascolti sono passati da 13,65 a 12,28 milioni giornalieri (-10%), mentre quelli nella fascia 18:30-20:30 si sono ridotti da 16,29 a 14,68 milioni (-9,9%).

Dettaglio

Più in dettaglio, nella fascia 12:00-14:30, i TG della RAI hanno perso 970 mila spettatori giornalieri (-11,3%), rispetto ai 270 mila di Mediaset (-6,0%).
Nella fascia 18:30-20:30, la concessionaria pubblica registra una flessione del -9,4% (da 10,08 a 9,14 milioni), poco più contenuta risulta quella fatta segnare dai TG del gruppo Mediaset (da 5,05 a 4,59 milioni, -9,0%).

I canali all news

Con riferimento ai principali canali “all news” (Rai News 24, TGCom 24 e Sky TG24) nel loro complesso nel giorno medio riducono gli ascolti del 15,3% su base annua.
La riduzione è meno marcata nella fascia oraria 07:00-09:00 (-8,5%) e maggiormente intensa in quella 18:00-20:30 (-19,3%). Come per i TG, gli ascolti giornalieri medi da inizio anno sono inferiori a quanto evidenziabile nel 2019 (-15,6% nel giorno medio), e quasi si dimezzano (-49,3%) rispetto al pandemico 2020.

I singoli canali all news

Guardando ai singoli canali, nel giorno medio è Sky TG24 quello che su base annua mostra la flessione maggiormente rilevante (-19,5%), mentre Rai News 24 e TGCom 24 riducono gli ascolti rispettivamente del 17,3% del 9,1%. (E.G. per NL)

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