Un’azione di disturbo dell’Iran ha provocato – ieri e l’altro ieri – l’oscuramento totale o parziale del segnale di alcune emittenti diffuse dai satelliti di Eutelsat.
Eutelsat si appella alle autorità internazionali. Non è la prima volta che accade: già nel 2009 Eutelsat fece un appello alle autorità internazionali affinchè intervenissero per fermare azioni di disturbo, da parte dell’Iran. Era il periodo delle elezioni presidenziali, contestate dall’opposizione, e che avrebbero portato alla riconferma di Ahmadinejad. Le autorità puntarono il dito contro alcune emittenti filo-occidentali che – secondo Teheran – avrebbero fomentato le proteste di piazza. Da qui il temporaneo oscuramento di questi canali, diffusi dai satelliti del colosso francese delle telecomunicazioni. Ora la storia si ripete; e le interferenze hanno interessato anche San Marino perché dal 2011, con lo sbarco satellitare, SMtv fa parte del bouquet Eutelsat. In questo caso l’oscuramento è avvenuto in concomitanza con le proteste – nella capitale iraniana – causate dal deprezzamento della valuta nazionale. Non è il Titano, nel mirino degli Ayatollah, ma 2 TV ed una radio: ripetutamente accusate dall’Iran di propaganda antigovernativa. Sono Voice of America’s persian – servizio radiotelevisivo del Governo statunitense –, Radio Farda – che trasmette dalla Repubblica Ceca –, e BBC Persian. Il transponder – il flusso satellitare – di quest’ultima è lo stesso dell’emittente sanmarinese, da qui i disturbi: verificatisi nella serata del 3 ottobre e – a singhiozzo – nel pomeriggio del giorno successivo. Nessun dubbio, sostengono i vertici di Eutelsat, sull’attribuibilità all’Iran di queste azioni di disturbo: la Corporation è dotata di un sistema in grado di localizzare con precisione le sorgenti di interferenza. Si tratta – affermano – di una violazione delle norme dell’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni. Da qui la richiesta di un intervento urgente perché si ponga fine immediatamente a simili comportamenti. La direzione di SMtv sta verificando la possibilità di fruire di un altro transponder – nell’attesa di soluzioni politiche – per garantire la continuità delle trasmissioni. (fonte SMtv San Marino)