650 mila le disdette americane agli abbonamenti della pay tv nel primo semestre 2015, oltre 2 mln totali di clienti persi per le aziende del settore (gli operatori via cavo e quelli via satellite): il tracollo è storico.
Che il modo di vedere telefilm, film e show televisivi sia cambiato non è una novità: i clienti non si accontentano più degli orari e dei giorni prestabiliti, ma vogliono fruire dei contenuti in ogni momento, in modo semplice e personalizzato, su qualsiasi apparecchio connesso a internet. Il protagonista numero uno di questa trasformazione è il gigante Netflix di Reed Hastings che, come sapranno i lettori, dopo aver conquistato il 36% delle case degli Stati Uniti, sta per mettere il piede in Italia. “Non abbiamo ancora fissato il giorno preciso in cui lanceremo il nostro servizio per i clienti italiani” ha fatto sapere Joris Evers, portavoce di Netflix per l’Europa. La data, come aveva anticipato il nostro periodico, potrebbe essere il 16 ottobre, giorno in cui peraltro nel continente americano debutterà nelle sale cinematografiche il primo film originale prodotto dal colosso dello streaming Beast of no nation. Proprio la scelta di scommettere sui contenuti originali per fidelizzare il pubblico pare essere fino ad ora la strategia vincente: House of Cards (thriller politico con protagonista Kevin Spacey premiato nel 2013 dagli Emmy Awards), e la serie Orange is the new black sono stati il gancio di traino per gli abbonamenti in questi anni. “Il successo di queste due serie è per noi una pubblicità gratuita – sostiene Evers – perché ha abituato gli italiani ad associare programmi tv di qualità al nostro marchio”. Paradossalmente però, i nostri connazionali che decideranno di abbonarsi a Netflix (ricordiamo ai lettori che a differenza delle pay tv, l’abbonamento sarà mensile, senza nessun vincolo contrattuale e con possibilità di disdetta immediata senza penali), non troveranno, tra i tanti contenuti disponibili, le due serie che hanno reso famoso il servizio: i diritti di House of Cards e di Orange is the new black infatti sono stati ceduti rispettivamente a Sky Atlantic e Mediaset. “Siamo molto ottimisti sulla crescita dell’internet tv in tutto il mondo, Italia compresa – ha reso noto il portavoce di Netflix -. Negli Usa, dopo otto anni dal lancio, siamo arrivati a una penetrazione del 30-40% nelle case e speriamo di avere la stessa traiettoria nello stivale, dove adesso c’è una buona disponibilità della banda larga, anche attraverso gli apparecchi mobili”. Come riporta un articolo di lunedì 7 settembre del quotidiano Corriere Economia, il fondatore di Netflix Hastings conta di raggiungere tutto il mondo entro il 2017: “la tv del futuro sarà un grande iPad con le app al posto dei canali”. Una visione sempre più nitida e vicina alla realtà, con cui i tradizionali operatori Mediaset e Sky dovranno presto fare i conti. (V.R. per NL)