A poco più di due settimane dall’entrata in Italia, il servizio della tv in streaming del patron Reed Hastings si prepara con pacchetti base, standard e premium. Obiettivo: rastrellare abbonati.
La notizia ora è ufficiale, e anche la data, 22 ottobre: l’attesa tanto agognata sta per terminare. Gli abbonamenti che, ricordiamo ai nostri lettori, partiranno da 7,99 euro, permetteranno di guardare in streaming moltissimi contenuti, tra cui serie originali, documentari, film e altri programmi. L’offerta italiana comprenderà serie originali come Marvel Daredevil, Marco Polo e Narcos, documentari come Virunga oltre al primo lungometraggio originale Netflix, dal titolo Beasts of no nation. “Il 70% dei nostri utenti preferisce contenuti originali statunitensi, forse perché sono più facili da fruire", spiega Joris Evers, responsabile per le comunicazioni di Netflix, che però precisa subito: "Le nostre selezioni a livello locale non sono comunque standard. Stiamo cercando di capire cosa vogliono gli italiani, cosa guardano in tv, quali sono i dvd che noleggiano, in parole povere quali sono i loro gusti". La società che, forte dei successi sul territorio americano (42 mln di abbonati), sta scommettendo il tutto per tutto nel progetto di espansione europea e asiatica, in Italia ha stretto partnership con i principali operatori telefonici: grazie a un accordo con il colosso Telecom infatti, i contenuti della streaming tv saranno visibili anche sul set-top-box Tim Vision, permettendo ai clienti di pagare i pacchetti selezionati, direttamente attraverso la bolletta telefonica. Anche Vodafone ha siglato un’alleanza con la web tv di Hastings, consentendo agli abbonati di fruire di servizi via fibra ottica o in 4G. Gli operatori pay del panorama italiano – alias Premium e Sky – ovviamente non sono stati e non staranno fermi a guardare l’avanzata di Netflix: sia la tv a pagamento del Biscione che quella che fa capo a Rupert Murdoch, stanno rafforzando le proprie offerte, puntando su pacchetti a prezzi aggressivi. (V.R. per NL)