Gli ascolti nel prime time della nuova versione di Fox One in meno di dieci giorni dal lancio sono letteralmente decollati, registrando un +40% rispetto alle settimane precedenti e un +90% sullo stesso periodo 2013.
“Questo dimostra quanto fosse importante valorizzare un solo concetto forte, quello di ‘Casa delle anteprime’, rispetto alle tante serie trasmesse su Fox – ha fatto sapere Alessandro Militi, vicepresidente marketing and sales di Fox Channels -. In questo modo si dà un’identità precisa al brand del canale. E infatti nella settimana dal 13 al 19 ottobre c’è stata una crescita del 25% della reach, ovvero delle persone che sono passate sul canale. In particolare poi la nuova serie di The Walking dead ha fatto il record di sempre, con circa 500 mila telespettatori”. Ma le novità non terminano qui: dal primo novembre i telespettatori assisteranno al secondo atto della nuova Fox, con la partenza delle due piattaforme Fox Animation e Fox Comedy. “Qui, già con il pacchetto base di Sky – ha aggiunto Militi – andiamo a intercettare un pubblico che prima era un po’ sfuggente: il target giovane e benestante, 15-24 anni con Animation e 18-34 anni con Comedy. Col vantaggio di un business solo pay e che nessuno può replicare perché i contenuti sono tutte esclusive del gruppo 21st Century Fox”. Per il futuro il vicepresidente ha in mente grandi progetti ed è pronto a scommettere su nuove strategie che possano dare nuovo lustro all’azienda: “Tante aziende hanno molti brand nel loro portfolio. Per esempio noi abbiamo canali a marchio Fox, canali a marchio NatGeo. Una architettura di brand un po’ ibrida che offre un risultato non molto corporate. Con Alberto Mattiacci, ordinario di Economia e Gestione delle Imprese all’Università la Sapienza di Roma e segretario della generale della società italiana marketing, stiamo scrivendo un articolo accademico sul tema, e i cinque brand di Fox, ovvero Fox, Animation, Comedy, Life e Crime saranno legati uno all’altro dal concetto di ‘Casa di’. In questo modo si allinea il contenuto, il posizionamento e il brand rafforzando l’identità di marca di Fox”. Certo è che, come riporta un articolo di venerdì 24 ottobre di ItaliaOggi, il debutto dei due nuovi canali permetterà a Fox di aggiustare le cose anche dal punto di vista del fatturato pubblicitario: “Con la partenza di Animation e Comedy avremo due canali molto forti sia per audience, sia per revenue pubblicitaria, e quindi crediamo di finire il 2014 con una raccolta complessiva in linea con il 2013. In generale comunque – sottolinea Militi – non vedo segnali di ripresa. In questi giorni ho incontrato a Milano molti dirigenti di centri media e nessuna loro analisi prevede un cambiamento di rotta rispetto alla crisi della raccolta pubblicitaria sul mezzo televisivo”. Come evidenziato dai vertici Fox, così come per tutti gli altri broadcaster che si cibano di pubblicità, la corretta rilevazione dell’audience costituisce un aspetto fondamentale per la valutazione dei successi di una piattaforma, al punto che nei mesi scorsi, come aveva riportato questo periodico, i pasticci e gli errori nelle trascrizioni dei dati e l’acerba capacità delle rilevazioni dei contatti derivanti dall’accesso ai nuovi contenuti digitali, avevano spinto Sky a lanciare il suo personale misuratore di share, lo Smart Panel. Nei giorni scorsi negli Usa, Nielsen e Adobe hanno siglato un’alleanza strategica sempre sulle terreno della rilevazione delle audience: i due gruppi infatti uniranno le loro forze con l’obiettivo di realizzare una nuova tecnica di conteggio degli ascolti che riguarderà tv, video e altri contenuti digitali online all’interno dei siti web oppure nelle applicazioni, e soprattutto in qualsiasi dispositivo connesso a Internet, dai pc ai tablet, dagli smartphone alle consolle di gioco alle smart tv. L’accordo segue il forte cambiamento in atto nelle abitudini degli utenti sempre a caccia di una tv anywhere, anytime e any device. Negli States la nuova rilevazione chiamata Nielsen Digital Content Ratings Powered by Adobe sarà operativa dal prossimo anno: alla base dell’alleanza, la possibilità per Nielsen di integrare le proprie rilevazioni sull’audience digitale con i dati che provengono da due strumenti di Adobe molto utilizzati, ossia Adobe Analytics (una soluzione di analisi del web) e Adobe Primetime (un software con cui gli operatori possono portare la web tv in qualsiasi dispositivo). In sostanza, Adobe fornirà a Nielsen i cosiddetti “dati censuari” che provengono direttamente dai programmi usati dai broadcaster o da altri operatori, in modo che le rilevazioni vengano affinate e rese il più aderenti possibile alle realtà. Nelle scorse settimane, come si legge in un articolo di ItaliaOggi di mercoledì 22 ottobre, Nielsen ha annunciato novità anche per l’Italia: è in arrivo infatti Twitter tv ratings, il sistema con il quale si potrà stabilire l’audience sui social network dei programmi televisivi, sulla base dei tweet e di chi effettivamente li ha visti. Non è da escludere quindi che in futuro anche l’accordo con Adobe, dopo i test americani, possa trovare applicazione nella nostra penisola. (V.R. per NL)