Tv. Non solo 105 Tv per Mediaset. A gennaio arriva anche Cine 34 sull’omonima numerazione Lcn, mentre Mediaset Extra andrà sul 55. E in DTT ci sono novità anche per Ibox

Cine 34

Cine 34 è l’altra grande novità fra le Tv di Mediaset programmata per il nuovo anno e va ad affiancarsi a Radio 105 Tv, di cui abbiano ampiamente parlato in un altro articolo.
Secondo le notizie diffusesi in questi giorni soprattutto nel campo pubblicitario (Publitalia deve naturalmente presentare ai clienti le novità ‘forti’ del 2020), inizieranno infatti il prossimo 20 gennaio le trasmissioni proprio di Cine 34, nuova emittente Mediaset di cinema che opererà sull’omonima numerazione Lcn, attualmente occupata da Mediaset Extra.

Quest’ultima rete non scomparirà dalla scena ma andrà sul 55, canale ex Sony attualmente assegnato a Mediaset Extra 2, che dunque chiuderà la sua breve esistenza da ‘canale provvisorio’, in attesa di una migliore sistemazione delle varie numerazioni che fanno capo a Mediaset.
In questo quadro anche il 45 di Boing Plus (altro canale già di Sony, che vi trasmetteva Pop) potrebbe sembrare non sfruttato al meglio e naturalmente vedremo se succederà qualcosa anche lì, considerando che però in questo caso è Turner Italia a dover dire la sua, accanto a Mediaset.

Solo cinema italiano

Cine 34 sarà interamente dedicato al cinema italiano, dove già Iris (canale 22) era abbastanza forte, e qui si aprirà anche per Mediaset un problema di non danneggiare troppo una delle sue emittenti di punta, da tempo al vertice fra quelle ‘tematiche’. In compenso Cine 34 avrà probabilmente obiettivi d’ascolto più forti rispetto all’attuale Mediaset Extra.
La data del 20 gennaio per la partenza non è casuale ma va a coincidere con il centenario della nascita di Federico Fellini, regista simbolo del migliore cinema italiano che sarà ricordato l’anno prossimo con molte iniziative, nella sua Rimini e anche altrove.

Ogni giorno un  genere

È già stato reso noto anche il palinsesto-tipo del nuovo canale, che prevede che ogni giorno della settimana sia dedicato a un diverso genere cinematografico (sempre nell’ambito del cinema italiano). Il lunedì saranno dunque di scena i film dei ‘maestri del cinema’, il martedì le commedie sexy, il mercoledì i film polizieschi, il giovedì i film comici, il venerdì i thriller all’italiana. Infine il sabato toccherà al western e la domenica ai film ‘supercult’.
L’unico limite sembra quello che il canale sarà solo in SD e non in Alta Definizione.

Le Iene anche nel preserale

Secondo i dati diffusi dal gruppo, durante la stagione autunnale le tre reti generaliste di Mediaset hanno generato uno share medio del 27,9% sul target commerciale 15-64. Bene Italia 1, ma a colpire è stato anche il successo di Rete 4, dovuto alla sua rinnovata impostazione ‘sovranista’, con Mario Giordano (per esempio) in scena non solo da giornalista ma anche, in qualche modo, da showman.
Fra le novità annunciate per il 2020, c’è il nuovo preserale di Italia 1 “La storia d’Italia vista dalle Iene” (ovviamente curato dal gruppo di ‘Le Iene’), che andrà in onda dal lunedì al venerdì dalle 19.20 alle 20.10, al posto della serie “C.S.I”.

Il 68 in evoluzione

Per chiudere segnaliamo un’altra novità in arrivo sul digitale terrestre, con la comparsa di una sigla – che sembra significativa – sul canale 68, ovvero quello di Ibox, già di Giglio Group. Si tratta di BOM Channel.
Questo periodico ha seguito con attenzione il sostanziale ‘disimpegno’ dei mesi scorsi del gruppo di Alessandro Giglio dal digitale televisivo e dalla Tv, a favore dell’e-commerce. Come noto, il canale 68 era stato ceduto, assieme alla parte rimanente dell’area media di Giglio Group, alla spagnola Vertice 360, società a sua volta posseduta da Squirrel Capital.

Parliamo , per capirci, di un importante gruppo pubblicitario ed audiovisivo del mercato spagnolo, titolare anche di alcuni media, come Radio R4G e le Tv caratterizzate dalla sigla BOM, come la nota rete di cinema BOM Cine Tv. Ebbene, l’arrivo sul canale 68 della sigla BOM Channel (per ora accanto a quella di Ibox) significa che anche da noi dovrebbe partire qualcosa di interessante nei prossimi mesi.
Giglio peraltro non è uscito del tutto di scena, perché ha una partecipazione nella società spagnola. E Alessandro Giglio avrà anche un altro modo per ‘consolarsi’, visto che in questi giorni è stato pure nominato presidente del Teatro Nazionale di Genova. (M.R. per NL)

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