Siamo sempre più connessi, ma ancora non rinunciamo all’intrattenimento attraverso la tv tradizionale: questo è quanto emerge dal Digital Consumer Study di Nielsen, indagine condotta nella seconda metà del 2017 relativamente alle modalità di fruizione del video in diversi Paesi, tra cui l’Italia.
Se si considera che, nel mese di novembre 2017, la popolazione attiva su internet è aumentata del 13% rispetto all’anno precedente (30,3 milioni di italiani di età compresa tra i 18 e i 74 anni) si è quasi naturalmente portati a pensare che la fruizione dell’intrattenimento video online stia prendendo il sopravvento.
Eppure sembra che le cose stiano diversamente: il 92% del campione intervistato da Nielsen (1100 persone, rappresentativo della popolazione italiana) ha infatti dichiarato che continua a fruire di film, telefilm e altri show sulle televisioni, sia in chiaro, sia pay.
Altrettanto alta (89%)è la percentuale di chi guarda video su piattaforme online, specialmente con la formula on demand. La lettura congiunta di questi due dati porta a disegnare un quadro in cui l’utenza consuma contenuti audiovisivi in modo frammentato, sia in termini di genere, sia di modalità di accesso.
Infatti, secondo lo studio, online si guardano sia gli stessi contenuti che vengono visti in tv, magari attraverso piattaforme di proprietà dello steso broadcaster (come Raiplay, Dplay o Mediaset on demand) sia contenuti originali creati o diffusi da altri utenti, che interessano il 64% del campione.
È inoltre sempre maggiore l’attenzione verso le piattaforme on demand che forniscono contenuti video (originali e non) a pagamento: i servizi svod come Netflix e NowTV sono sempre più diffusi, anche se sorprende un po’ che la percentuale del campione che dichiara di fruirne sia solo del 14%.
Per quanto riguarda la modalità di accesso, è assolutamente multidevice: il 56% degli intervistati dice di guardare video e ascoltare audio su PC/laptop, il 31% su smartphone e il 21% su tablet. E il caro vecchio televisore? Non andrà in pensione: intanto, svolge ancora la sua funzione di trasmettitore di canali DTT, e inoltre viene spesso utilizzato come schermo per vedere i contenuti online, collegandovi il PC tramite apposito cavo oppure trasferendoli attraverso Chromecast o Apple TV. Questo, ovviamente, qualora in casa non sia disponibile già una Smart TV.
Proprio l’abitazione sembra essere il luogo preferito per guardare i contenuti video, anche quelli digitali: soltanto il 20% del campione ha infatti dichiarato di fruirne anche in viaggio o in mobilità. Un’ipotesi non peregrina di motivazione per la predilezione dell’intrattenimento video casalingo potrebbe essere la mancanza di una rete di connessione veloce in tutti i luoghi della penisola.
In ultima analisi, secondo Nielsen, la televisione tradizionale conserva ancora un ruolo importante: “la maggioranza di chi non utilizza i canali digitali per accedere alla televisione via internet – si legge sul blog della società di ricerca – adduce come motivazione il fatto che l’offerta della televisione tradizionale è sufficiente a soddisfare i bisogno informativi e di intrattenimento o il fatto di non essere in grado di accedere e fruire dei contenuti. Poco meno di un quarto di questo gruppo di intervistati afferma tuttavia che il mancato di utilizzo di alcune piattaforme è legato ai costi”. (V.D. per NL)