Il colosso dello streaming video, nonostante un rallentamento delle sottoscrizioni nei primi tre mesi del 2017, punta ad espandere il proprio mercato, soprattutto in Europa.
Proprio per questo motivo, le concorrenti stanno cercando di organizzare contromisure per arginare il fenomeno. Il rivale più pericoloso per l’azienda di Los Gatos sembra essere Amazon Prime Video, diffusa in 200 paesi, e con un catalogo e una produzione di contenuti originali di primo livello. Probabile che l’industria di commercio elettronico con sede a Seattle voglia gettarsi nel breve periodo nel business cinese. YouTube, invece, ha recentemente lanciato negli Stati Uniti (e a breve anche nel resto del mondo) YouTube TV con più di 40 canali in streaming delle principali emittenti americane. La piattaforma Vodafone Tv, da aprile anche nel nostro paese, permette l’accesso, tra le altre cose, a Chili e alla stessa Netflix a tutti i clienti che dispongono di una connessione in fibra. Tim Vision, focalizzandoci sul Belpaese, è la tv internet italiana più diffusa e dispone di più di 10mila contenuti tra serie tv, cartoni animati, film, documentari, musica e programmi tv. È un servizio incluso in alcune offerte dell’operatore, altrimenti il costo è di 5 euro ogni 4 settimane. Il mercato del video on demand promette di diventare molto affollato e agguerrito per un giro d’affari di centinaia di miliardi di dollari che coinvolge numerosi soggetti, dalle major cinematografiche ai social network, dagli operatori telefonici all’industria del web advertising. (M.R. per NL)