L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha pubblicato i dati dell’Osservatorio sulle Comunicazioni (4/2022) relativi ai primi nove mesi del 2022. Che confermano il trend di trasformazione del mercato mediatico, in particolare televisivo.
Osservatorio Agcom 4/2022: -3% settembre 2022 vs settembre 2021
Nel settore televisivo, gli ascolti nel “giorno medio” registrati nel mese di settembre 2022 (7,91 milioni di ascoltatori) si sono ridotti di 0,58 milioni (-3,0%) rispetto al corrispondente mese del 2021. Anche la fascia oraria “prime time” (18,64 milioni di ascoltatori lo scorso settembre) registra una flessione di 2,15 milioni rispetto al settembre 2021.
-8,6% dall’inizio dell’anno
Guardando ai valori medi giornalieri da inizio anno, secondo l’Osservatorio Agcom 4/2022 (qui per il download) nei primi nove mesi dell’anno gli spettatori nel “giorno medio” sono stati pari a 8,31 milioni, in flessione di circa 780mila (pari ad una riduzione dell’8,6%) rispetto al corrispondente valore del 2021 (9,09 milioni).
Flessione maggiore nel prime time
Nel “prime time”, invece, la flessione è stata più intensa, pari a 2,2 milioni di ascolti, da 21,34 milioni del periodo gennaiosettembre 2021 a 19,12 milioni del corrispondente periodo del 2022 (-10,4%).
Rai guida…
Secondo l’Osservatorio Agcom 4/2022, nei primi nove mesi dell’anno, con riferimento agli ascolti medi giornalieri dei principali gruppi editoriali televisivi nel giorno medio, la Rai guida la classifica con 3,16 milioni di telespettatori (38,0% di share) seguita da Mediaset con 3,07 milioni (37,0%).
… ma perde anche di più (di Mediaset)
Rispetto ai corrispondenti dati del 2021, si osserva un calo maggiormente intenso per la Rai (500mila spettatori giornalieri in meno rispetto agli 80mila in meno di Mediaset). Gli ascolti complessivi di La7 (370mila nel giorno medio) non registrano variazioni di rilievo su base annua.
Soffre anche La7
Tendenza analoga, secondo l‘Osservatorio Agcom 4/2022, si registra nel “prime time”: nel periodo gennaio-settembre la Rai ha avuto ascolti medi giornalieri per 7,53 milioni (39,4% share), contro i 7,19 di Mediaset (37,6% share), con una flessione dei telespettatori rispetto al corrispondente periodo del 2021 che risulta pari a 1,32 milioni per Rai e a 270 mila per Mediaset. Allo stesso tempo, La7 nel “prime time” registra ascolti pari a 1,04 milioni (5,4% di share), in calo di circa 100mila ascoltatori.
Discovery e Comcast/Sky
In flessione, sia nel “giorno medio” sia nel “prime time”, anche gli spettatori degli altri principali operatori: Discovery e Comcast/Sky complessivamente passano da 1,38 a 1,29 milioni di spettatori (-6,8%) nel “giorno medio” e da 2,99 a 2,65 milioni (-11,4%) nel “prime time”.
Il complesso
Con specifico riferimento all’andamento dei principali canali dei gruppi editoriali sopra analizzati (Rai 1, Rai 2, Rai 3, Rete 4, Canale 5, Italia 1, La7, TV8 e Nove), complessivamente nel giorno medio, su base annua, perdono 530 mila spettatori (da 5,98 a 5,45 milioni, pari a una riduzione dell’8,9%), con flessioni non marginali per Rai2 (-20%) e Rai3 (-17,1%); dei canali del gruppo Mediaset è Canale 5 a mostrare il calo più contenuto (-4,2%), mentre La7 e TV8 non mostrano variazioni di rilievo.
Prime time
Analogo andamento si osserva nel “prime time”, dove gli spettatori complessivamente persi dai nove canali considerati, su base annua, in media risultano pari a 1,39 milioni (-9,4%), con i tre canali della Rai che flettono per oltre un milione di unità (da 7,37 a 6,36 milioni, pari a -13,7%), mentre quelli Mediaset mostrano una diminuzione più contenuta (intorno ai 360 mila spettatori, pari a una riduzione del -6,5%).
TV8 e Nove
Gli ascolti di TV8 e Nove si riducono rispettivamente del 9,2 e del 14,5%. Allo stesso tempo, tra quelli considerati, La7 è l’unico canale a mostrare un contenuto aumento (da 1,06 a 1,14 milioni, + 8,3%). Gli andamenti osservati per la televisione nel suo complesso si riflettono anche sugli ascolti dei principali telegiornali nazionali.
TG
L’analisi dell’andamento degli ascolti dei principali telegiornali nel giorno medio, infatti, evidenzia, nei primi nove mesi dell’anno, una riduzione rispetto al 2021 di 2,47 milioni di ascolti (da 17,98 a 15,52 milioni) nelle edizioni in onda nella fascia oraria 18:30- 20:30 e una flessione di 1,82 milioni in quella 12:00-14:00 (da 14,75 a 12,93 milioni).
TG Rai
Da inizio anno, nella fascia serale, i TG della Rai hanno perso su base annua il 13,4% degli ascolti giornalieri (da 11,58 a 9,75 milioni), con una riduzione meno intensa per il TG1 delle 20:00 (da 5,14 a 4,61 milioni di spettatori, pari al -10,3%), mentre il TG3 delle 19:00 è passato da 2,05 a 1,70 milioni di spettatori (-17,2%) ed il TG2 delle 20:30 ha visto una flessione degli ascolti del 23,3% (da 1,63 a 1,25 milioni).
TG Mediaset
I TG serali di Mediaset, in media, hanno registrato una complessiva riduzione del 5,8% (da 5,30 a 4,76 milioni di spettatori): gli spettatori del TG5 delle 20:00 passano da 3,97 a 3,64 milioni (-8,5%), quelli di Studio Aperto delle 18:30 passano da 710 mila a 540 mila (-25%%), mentre più contenuta risulta la flessione degli ascolti del TG4 delle 19:00 (da 610 a 590 mila spettatori giornalieri (- 4,2%).
TG La7
Sempre con riguardo alla fascia serale, il TG La7 delle 20.00 passa da 1,11 a 1,0 milioni di ascolti (-8,2%).
Cali
Guardando alle edizioni della fascia oraria 12:00-14:30, i TG della Rai perdono complessivamente 1,29 milioni di spettatori (da 9,45 a 8,15 milioni di spettatori) mentre quelli del gruppo Mediaset circa 500 mila (gli spettatori complessivi passano in questo caso da 4,73 a 4,23 milioni circa).
Dettaglio Rai e Mediaset
Tra gennaio e settembre gli spettatori medi giornalieri dei due principali telegiornali, il TG1 delle 13:30 ed il TG5 delle 13:00 sono pari rispettivamente a 3,40 milioni (3,72 milioni nel 2021, -8,8%) e 2,77 milioni (2,94 milioni nel 2021, per una riduzione pari a -5,9%).
Dettaglio La7
Gli ascolti del TG La7 delle 13:30, passando da 0,58 a 0,54 milioni circa, flettono per circa 40 mila unità.
Va osservato che gli ascolti medi giornalieri complessivi dei TG, considerati nei primi nove mesi dell’anno, risultano in ogni caso inferiori (per 720mila spettatori nella fascia 12:00-14:00 e di circa 770 mila in quella serale) ai corrispondenti livelli pre-pandemici (gennaio-settembre 2019). (E.G. per NL)