A inizio stagione il gruppo Discovery Italia ha molte novità in serbo per i suoi utenti in multipiattaforma.
Lato streaming si trovano le piattaforme Dplay ed Eurosport player, l’una gratuita il cui target sono bambini ed appassionati di motori; l’altra a pagamento ed incentrata sulle esclusive di golf, basket e nuoto.
Per quanto riguarda il satellite, l’accordo con Sky si farà – come confermato dall’a.d. di Discovery Italia Alessandro Araimo – esso procederà come in passato.
In tema di DTT, la responsabile dei contenuti Laura Carafoli, alla presentazione dei palinsesti Discovery a Milano, ha illustrato le novità in arrivo sui canali di Discovery. Su Nove, rete generalista del gruppo, si arricchisce l’offerta: Virginia Raffaele, attrice, comica, imitatrice e non solo, avrà una trasmissione tutta sua dal titolo “Come quando fuori piove”; Maurizio Crozza torna dal 28/09/2018 in onda con il suo “Fratelli di Crozza”. Rinnovamenti in vista anche per “Belve” di Francesca Fagnani e per “La Confessione” del direttore de il Fatto Quotidiano, Peter Gomez. Tra gli altri programmi previsti su Nove, c’è anche l’atteso ritorno di Roberto Saviano con la seconda stagione di “Kings of crime”.
Il ricco palinsesto è volto a dare un tratto più sofisticato al canale, al fine sia di coinvolgere maggiormente il proprio pubblico, che per cercare di fidelizzare nuovi utenti. Tutto questo per competere con Tv8, dato che il confronto è scontato.
Discovery, tuttavia, non si ferma qui: novità sono infatti in arrivo in tutto il bouquet e in particolare su Food Network, canale la cui direzione creativa è affidata ad Antonino Cannavacciuolo che apparirà nella rubrica “Con Antonino c’è più gusto”. Su LCN 33 ci sono poi “Fatto in casa per voi”, nuovo programma con la blogger Benedetta Rossi, “La mia cucina delle emozioni” con Marco Bianchi, divulgatore scientifico e cuoco, da segnalare poi il ritorno di “Cuochi e fiamme” con lo chef Simone Rugiati.
Araimo chiarisce in un’intervista al quotidiano Italia Oggi quale ritiene essere l’obiettivo delle reti Discovery: “Spalmare su più appuntamenti le trasmissioni di maggior richiamo. Noi non siamo né la Rai né Mediaset che fanno audience con le rispettive ammiraglie: lavoriamo sulla verticalità. Quando un brand piace, fidelizziamo il pubblico in più occasioni di ascolto”.
Lo stesso a.d., nella medesima intervista, chiarisce poi che le reti da lui gestite non sono intenzionate ad integrare i palinsesti con proprie serie tv, che poco hanno a che fare con il real life entertainment – argomento principale dei canali del gruppo – e a causa, tra l’altro, degli alti costi dei singoli episodi. (P.G. per NL)