Tv mobile? Una crisi annunciata

Le novità non lasciano spazi agli operatori di telefonia mobile, la tv in mobilità non risponde alle esigenze degli utenti e i produttori di cellulari si allontanano dalle blindature dei carrier


da Punto Informatico
di Tommaso Tessarolo

Roma – Se il buon giorno si vede dal mattino possiamo essere sufficientemente tranquilli nell’affermare che il DVB-H non avrà un grande futuro. Almeno non per come è stato concepito finora. Come sta andando l’offerta italiana? Male, non c’è che dire. Numeri ufficiali non ce ne sono (e li vorremo tanto avere) ma da indiscrezioni che trapelano, la tv digitale in mobilità non ha fatto breccia nel cuore della gente. Questa volta neanche il calcio è riuscito ad aprire i portafogli degli italiani, eppure l’accoppiata con il telefonino sembrava veramente irresistibile.

C’è da cominciare a chiedersi cos’è che non va nelle strategie dei mobile operator e come potrà evolvere lo scenario futuro dei contenuti digitali per la mobilità. È una riflessione che ci riporta a parlare di Net TV perché nella nuova televisione che sta emergendo dalla rete è già connaturato il principio della mobilità.

Il terreno di scontro nel quale si gioca la partita della Net TV è popolato da un numero incredibilmente alto di attori, tutti di grande peso. Da una parte ci sono i telecom operator che offrono il servizio fondamentale per la Net TV ovvero l’accesso alla rete. Un primo livello che tutti gli utenti devono superare se vogliono entrare nel mondo di Internet. Le telecom che stanno rapidamente ed inesorabilmente perdendo profittabilità delle loro offerte voce vogliono sfruttare il vantaggio di essere i primi in ordine d’importanza nella filiera dell’offerta Internet per cercare di vendere ai loro clienti nuovi servizi a valore aggiunto. D’altra parte è innegabile che chiunque prima di essere un cliente Skype, Amazon, eBay o iTunes è prima di tutto un cliente Alice, Fastweb, Tiscali etc. Ecco allora che proprio Alice, Fastweb, Tiscali etc. hanno incominciato a proporre ai loro clienti offerte IPTV con formule ad abbonamento o PayPerView. Questa è esattamente la forma di IPTV chiusa, legata per l’appunto ad un telecom operator, che probabilmente è destinata a soccombere.

Pensandoci bene, cosa può fare un utente con una connessione Internet? Può telefonare gratuitamente usando Skype, scaricare gratuitamente musica di artisti emergenti da MySpace e tanti altri siti, guardare gratuitamente la TV da centinaia di Video Blog indipendenti, e ancora giocare, comunicare, lavorare etc. Tutto questo solo avendo una connessione Internet, possibilmente che abbia una banda sufficientemente larga da garantire un esperienza veloce. Non una particolare connessione, ma qualsiasi connessione. Ecco allora che la scelta del fornitore d’accesso non potrà che essere sempre e comunque legata alla ricerca del minor costo, ed ecco quindi perché le offerte di connettività non potranno che scendere di prezzo costantemente nel tempo.

Non è importante con chi accediamo, basta accedere e tutto il mondo dei servizi Internet è a nostra portata. Nel mondo mobile il ruolo di fornitore d’accesso alla rete lo hanno i Mobile Operator, che soffrono dello stesso problema dei telecom operator “fissi”.

Le offerte per la voce hanno ormai perso il loro valore, si cerca quindi di trovare nuovi servizi da poter vendere agli utenti cercando di sfruttare anche qui il fatto che i clienti in prima istanza sono clienti TIM, Vodafone, Wind etc. Quali contenuti e servizi a valore aggiunto hanno inventato allora i mobile operator per i loro clienti? Sempre gli stessi: video, musica, giochi e TV. Peccato che nessun operatore era dotato dell’infrastruttura necessaria per servire questo tipo di contenuti.

Poderosi investimenti sono stati quindi fatti per acquisire le licenze UMTS e per mettere in piedi la nuova rete. UMTS sembrava il nuovo eldorado del mobile: una rete dati ad “alta velocità” grazie alla quale si spalancavano le porte della distribuzione digitale. Peccato per la velocità rivelatasi poi non cosi “alta” e, soprattutto, per i costi per l’utente finale. Si è quindi abbracciata con entusiasmo la tecnologia DVB-H: televisione digitale in mobilità. Anche qui investimenti importanti per creare o comprare una nuova rete trasmissiva. Ancora una volta peccato per i costi per gli utenti finali che evidentemente non sono dotati di capacità infinita nell’addizionare spese da 30 euro al loro bilancio mensile. Tutte queste grandi manovre e pesanti investimenti per andarsi ad infilare nello stesso terreno dove stanno già battagliando in troppi.

Questo sito utilizza cookie per gestire la navigazione, la personalizzazione di contenuti, per analizzare il traffico. Per ottenere maggiori informazioni sulle categorie di cookie, sulle finalità e sulle modalità di disattivazione degli stessi clicca qui. Con la chiusura del banner acconsenti all’utilizzo dei soli cookie tecnici. La scelta può essere modificata in qualsiasi momento.

Privacy Settings saved!
Impostazioni

Quando visiti un sito Web, esso può archiviare o recuperare informazioni sul tuo browser, principalmente sotto forma di cookies. Controlla qui i tuoi servizi di cookie personali.

Questi strumenti di tracciamento sono strettamente necessari per garantire il funzionamento e la fornitura del servizio che ci hai richiesto e, pertanto, non richiedono il tuo consenso.

Questi cookie sono impostati dal servizio recaptcha di Google per identificare i bot per proteggere il sito Web da attacchi di spam dannosi e per testare se il browser è in grado di ricevere cookies.
  • wordpress_test_cookie
  • wp_lang
  • PHPSESSID

Questi cookie memorizzano le scelte e le impostazioni decise dal visitatore in conformità al GDPR.
  • wordpress_gdpr_cookies_declined
  • wordpress_gdpr_cookies_allowed
  • wordpress_gdpr_allowed_services

Rifiuta tutti i Servizi
Accetta tutti i Servizi

Ricevi gratis la newsletter di NL!

ATTENZIONE! Il 14/12/2024 scade termine per iscrizione in lista SIG (Servizi di Interesse Generale) istituita da Agcom per rilevanza in elenchi dei device smart: [email protected]

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER