È iniziata ieri l’altro l’avventura televisiva di Milano2015, nuova emittente che trasmette, sul digitale terrestre (LCN 12) nel bouquet della lombarda Telenova.
In realtà, la neonata creatura, il cui nome richiama l’approssimarsi della data in cui Milano dovrebbe trasformarsi nel centro d’esposizione globale più importante del mondo, è, come detto, un fornitore di contenuti di Telenova (per ora attraverso il canale UHF 21 di Milano, ma non è escluso che possa essere veicolata anche attraverso altri network provider). In verità, al di là del nome di forte richiamo, Milano2015, secondo i detrattori, sarà poco più di un vettore promozionale per la prossima campagna elettorale dell’attuale primo cittadino, molto sensibile all’utilizzo dei nuovi veicoli di contenuti informativi, come aveva testimoniato il suo canale aperto qualche tempo fa su YouTube. La Moratti potrebbe con tale strumento indagare il suo gradimento all’interno della metropoli e “avvicinarsi” al cittadino, ponendosi in relazione virtuale con i suoi elettori. Al di là delle critiche negative, si tratta indubbiamente di una trovata comunicativa molto forte e innovativa, che ha certamente richiesto un forte esborso di denaro (per l’infrastruttura, i canoni di veicolazione e la produzione) ma che potrebbe dare i frutti sperati se la qualità dei contenuti fosse superiore a quella delle prime, svogliate, trasmissioni, che abbiamo potuto esaminare in queste poche ore di programmazione. Nel merito del format, il riferimento al 2015 è doppio: il primo, ovviamente, richiama l’anno dell’Expo, e vuol far passare il messaggio della Moratti come sindaco del fare, guida della Milano del fare, un po’ sulla falsariga di Berlusconi. Il secondo riferimento è quello alla scadenza del suo secondo mandato, qualora fosse confermata sindaco di Milano. La speranza, quindi, è che l’emittente non sia solo moratticentrica e che, effettivamente, possa contribuire a ravvivare il mercato limitato e un po’ stanco dell’informazione televisiva locale milanese. La presenza di un presentatore di buon livello come Roberto Poletti (Antenna 3 e Telelombardia), che sarà affiancato nel suo lavoro da un team di giovani giornalisti, lascia qualche speranza. (G.C. per NL)