La guerra tra Mediaset e Vivendi non si placa e crea terreno fertile per la concorrenza: chi ne beneficia maggiormente sono Sky, che potrebbe accaparrarsi tutti i diritti tv del calcio per il prossimo triennio, e Netflix. Mediaset ha intentato una seconda causa contro il gruppo di Bollorè ed è fiduciosa sull’esito positivo della richiesta di risarcimento per inadempimento contrattuale di oltre un miliardo di euro: l’incasso, quandanche avvenisse, avrebbe tempi troppo lunghi per consentire a Premium, pay tv del Biscione, di fare un’offerta competitiva per i diritti tv della Lega Serie A. L’alternativa potrebbe essere un sodalizio con Tim, che però al momento è partecipata al 24% proprio Vivendi, inquilino scomodo di Mediaset, con il quale i rapporti restano tesissimi. Approfittando di questa situazione, Sky si è già assicurata i diritti della Champions League e aspetta l’asta del calcio nazionale per fare l’affondo definitivo. Le rilevazioni del primo trimestre 2017 vedono gli abbonamenti a Sky in crescita di 68.000 unita, per una quota complessiva di 4,8 milioni, cioè il doppio rispetto agli abbonamenti a Premium. Nonostante ciò, i vertici Premium si dicono ottimisti anche nel caso di un futuro senza calcio. Forse però fanno i conti senza l’oste – in questo caso, Netflix: con investimenti su contenuti originali e di qualità per 6 milioni di dollari, l’azienda statunitense continua a crescere in Italia e le proiezioni indicano che entro il 2020 le iscrizioni aumenteranno del 25%. E pensare che era stato proprio l’obiettivo di fronteggiare l’avanzata di Netflix a muovere Vivendi nella ricerca di un’alleanza con Mediaset, prospettiva che ormai sembra lontanissima se non addirittura svanita. (P.B. per NL)