Tv. Mediaset-Vivendi: Bolloré prende tempo, disaccordo sul valore di Premium

Sembra sia il valore di Mediaset Premium la ragione per cui non si sono ancora chiusi gli accordi fra Vivendi e Mediaset; Bolloré probabilmente richiederà qualcosa in più della pay tv del Biscione per firmare.

Uno scambio di azioni, sarebbe questa la sostanza del tanto chiacchierato accordo Mediaset-Vivendi, secondo quanto riporta il Sole 24 Ore. Questo consisterebbe, infatti, nella cessione da parte dei francesi del 3% (forse qualcosa in meno) di Vivendi in cambio della medesima quota di Mediaset aggiungendo, come garanzia per entrambi, l’inserimento in ognuno dei due cda di un rappresentante dell’altro gruppo. Il problema però starebbe tutto nelle valutazioni: numeri alla mano il 3% di Vivendi, stando alla Borsa oggi, vale 800 mln, mentre quello di Mediaset ne vale 130; il Biscione dovrebbe colmare la differenza con azioni della sua pay tv Premium che, a sentire Cologno, ha un valore di equity di 800 mln. Proprio qui sta il nodo: il gruppo d’oltralpe pare non condivida il prezzo proposto dai Berlusconi e sarebbe questo il motivo per cui Bolloré avrebbe posticipato le trattative che invece Confalonieri avrebbe voluto concludere entro fine mese. Un altro problema significativo potrebbe essere, invece, quello dei contenuti; argomento centrale per qualsiasi televisione, soprattutto sul mercato pay e con la pressante concorrenza degli over the top che dedicano sempre più risorse a produrne di originali, potrebbero essere un ostacolo da non sottovalutare per un accordo fra i due. Di fatto, i principali diritti vantati da Mediaset Premium e sui quali ha basato buona parte della sua strategia futura (basta guardare gli spot) sono quelli della Champions League; peccato che l’intento della collaborazione sia quello di creare un polo di tv a pagamento a livello europeo, per fare concorrenza a player come Sky o Netflix, e i diritti per il calcio siano distribuiti solo a livello nazionale. Eliminati quelli, è difficile essere sicuri che gli asset in seno a due pay tv (Premium e Canal+) che finora hanno arrancato, possano coprire i tre mercati ai quali Vivendi e Mediaset mirano cioè Italia, Francia e Spagna. Ultima ragione plausibile è quella legata al settore del towering: si sa che l’Italia sta cercando di muoversi verso la creazione di un polo unico delle torri; con la situazione attuale, Vivendi ha in mano la quota di maggioranza di Telecom, azienda per la quale i francesi hanno già avviato la ridefinizione della dirigenza con la rimozione dell’ormai ex ad Marco Patuano. Telecom ha in mano Inwit, di cui si discute ormai da mesi la vendita di una sua quota di maggioranza e uno degli offerenti più interessati è proprio Mediaset, attraverso EI Towers. Gioco di Bolloré potrebbe essere quello di prendere tempo, ridefinire interamente il cda di Telecom in modo che ceda la maggioranza di Inwit a EI Towers e poi discutere la controllata delle torri come possibile asset aggiuntivo per compensare i valori. Un asset significativo nell’ottica di sviluppo futuro che molto probabilmente avrà il settore e anche in vista delle più volte dichiarate intenzioni di Bolloré di creare sinergie fra tlc e broadcasting. (E.V. per NL)

Questo sito utilizza cookie per gestire la navigazione, la personalizzazione di contenuti, per analizzare il traffico. Per ottenere maggiori informazioni sulle categorie di cookie, sulle finalità e sulle modalità di disattivazione degli stessi clicca qui. Con la chiusura del banner acconsenti all’utilizzo dei soli cookie tecnici. La scelta può essere modificata in qualsiasi momento.

Privacy Settings saved!
Impostazioni

Quando visiti un sito Web, esso può archiviare o recuperare informazioni sul tuo browser, principalmente sotto forma di cookies. Controlla qui i tuoi servizi di cookie personali.

Questi strumenti di tracciamento sono strettamente necessari per garantire il funzionamento e la fornitura del servizio che ci hai richiesto e, pertanto, non richiedono il tuo consenso.

Questi cookie sono impostati dal servizio recaptcha di Google per identificare i bot per proteggere il sito Web da attacchi di spam dannosi e per testare se il browser è in grado di ricevere cookies.
  • wordpress_test_cookie
  • wp_lang
  • PHPSESSID

Questi cookie memorizzano le scelte e le impostazioni decise dal visitatore in conformità al GDPR.
  • wordpress_gdpr_cookies_declined
  • wordpress_gdpr_cookies_allowed
  • wordpress_gdpr_allowed_services

Rifiuta tutti i Servizi
Accetta tutti i Servizi

Ricevi gratis la newsletter di NL!

ATTENZIONE! Il 14/12/2024 scade termine per iscrizione in lista SIG (Servizi di Interesse Generale) istituita da Agcom per rilevanza in elenchi dei device smart: [email protected]

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER