La macchina da guerra commerciale di Mediaset, Publitalia ’80, conferma le sue performance, registrando, nei primi cinque mesi del 2016, un incremento del 4,4%, con una stima sul semestre di +4%.
Lo ha reso noto l’a.d. Stefano Sala in occasione dell’incontro “Comunicare domani” presso Assocom. Sala non si è sbilanciato sulle previsioni annuali, limitandosi a stimare un saldo migliore rispetto al mercato. "Sono 16 mesi consecutivi che cresciamo, ma è ancora preso per dire che il mercato sia fuori dal guado", ha affermato il manager, sottolineando come le contromisure decisive per fronteggiare la crisi siano state individuate ed attuate attraverso strette sinergie tra l’area editoriale di Mediaset e quella commerciale, la cui riorganizzazione si è quasi compiuta col risultato che oggi essa si presenta "più giovane, agile e snella". Per Sala, nel futuro la tv (nella sua declinazione multimediale) sarà sempre centrale in considerazione del fatto che anche i big player dell’e-commerce investono buona parte del media mix sul mezzo (8% del volume di Publitalia deriva da questo comparto). A riguardo dell’impegno sulla programmatic advertising, Sala ha spiegato che la road map per lo sviluppo di questo segmento si compone di tre tappe: Automatic (la digitalizzazione dei processi del flusso della campagne televisive), che sarà implementata entro i prossimi sei mesi; Addressable (con l’affiancamento all’offerta tradizionale di una indirizzabile verso specifici segmenti di utenti), in partenza nel 2017 dopo un test a ottobre; Programmatic (con l’attivazione di una piattaforma capace di gestire almeno una parte di inventory con caratteristiche programmatiche assimilabili a quelle dell’online), per cui ci vorrà più tempo e per la quale è cruciale in questo senso l’esperienza del web, dove oggi il 15% dell’inventory del gruppo è venduta in programmatic. (E.G. per NL)