Il Biscione ha deciso di cedere l’asset Mediashopping per le televendite e l’e-commerce (24 addetti e 3 dirigenti), considerato non più strategico nella politica del gruppo.
Secondo quanto riferisce l’agenzia Radiocor (Sole 24 Ore), l’attività delle televendite di Mediaset, ora in capo a Mediashopping srl dopo uno spin-off estivo (sulla base di una perizia di 855.000 euro a fronte di un fatturato di 16,4 milioni di euro, con un margine gestionale vicino al milione di euro), sarà alienata ad una cordata di imprenditori attivi nelle ristrutturazioni aziendale e nel luxury attraverso la newco Med.Ita.
La compagine di Med.Ita
Nel dettaglio, la compagine di Med.Ita, secondo Radiocor, vedrà il 51% nelle mani di Ortigia Investimenti di Andrea Mastagni – che diventerà presidente di Mediashopping -, il 30% di Luxury Immobiliare, mentre due manager operativi completeranno la compagine azionaria.
Ortigia & Mastagni
Ortigia, si legge sul relativo sito, “opera nel settore finanziario svolgendo in questo ambito diverse attività: l’assunzione di partecipazioni in altre società o enti – curandone il finanziamento e il coordinamento amministrativo -, il rilascio di garanzie reali e personali, l’acquisto, la vendita, la permuta e la costruzione di immobili di qualunque genere e destinazione”.
Il patron di Ortigia, Andrea Mastagni, a sua volta, si descrive come “ristrutturatore di aziende in crisi, esperto di turnaround industriali, risoluzione di crisi societarie, strategie aziendali, riorganizzazione e rilancio delle imprese, procedure preconcorsuali e concorsuali”.
Rosini e Rega
La composizione societaria di Med.Ita – sempre secondo Radiocor – sarà completata da Marco Rosini, ex direttore commerciale di Mediaset Premium ed ex dirigente del gruppo di Cologno Monzese, col 14% (e sarà l’amministratore delegato) e Massimiliano Rega (che avrà le deleghe per lo sviluppo commerciale) col 5%.
Tutto come prima per il pubblico di Mediashopping
A margine del deal, Med.Ita avrebbe definito un contratto con Publitalia per preservare la presenza delle televendite di Mediashopping sui canali Mediaset.
Perché la vendita?
Mediaset aveva, non molto tempo fa, ritenuto interessante uno sviluppo estero di Mediashopping. Perché quindi questo cambio di rotta?
Le motivazioni possono essere diverse: da una parte lo spostamento del baricentro televisivo del gruppo tv italiano dalla tv via etere a quella IP on demand, che orienta il modello di business dalla pubblicità e dalle televendite agli abbonamenti della pay per view. Dall’altro, gli ostacoli giudiziari frapposti da Vivendi alla positiva definizione dell’operazione MediaForEurope che limitano per ora ambizioni OTT estere.
Il momento migliore
Ma la decisione, forse, potrebbe anche e paradossalmente discendere proprio dal positivo trend delle televendite del canale Mediashopping (proprietaria anche del marchio Aroma Vero, che contraddistingue macchine da caffé e capsule), indotte dal Covid. Che, alterando l’equilibrio tra vendita fisica e online/tv, ha creato i presupposti per un maggior interesse del mercatoverso un asset che dal 2005 non sembra aver mai dato al gruppo di Cologno i risultati annunciati. (E.G. per NL)