Il gruppo Mediaset nel mese di settembre ha raccolto il 60% degli investimenti pubblicitari destinati al mercato televisivo italiano con una previsione di crescita dei ricavi marketing nel 2017 pari allo 0,5%.
Nonostante la concorrenza dei nuovi canali generalisti come Nove (Discovery) e TV8 (Sky) e delle piattaforme streaming (Netflix, Google e Amazon) i contenuti esclusivi targati Fininvest continuano a coinvolgere la grande platea e a far registrare buoni risultati.
Nel periodo tra il 10 settembre e il 18 novembre Canale 5 sul target individui sulle 24 ore è allo stesso livello di Rai1 (16,5% di share), mentre in prima serata perde la sfida diretta con la rete ammiraglia di viale Mazzini di circa 3 punti percentuali (sempre nell’arco temporale autunnale sopraccitato).
Risultati positivi conseguiti anche grazie all’exploit di programmi come Il Grande Fratello Vip (lunedì scorso, ad esempio, al 29,1% di share) e The Wall di Gerry Scotti nel preserale con un’audience del 23,82%. Analizzando, invece, il target commerciale Canale 5 raggiunge il 16,5% nelle 24 ore e il 17,2% in prime time.
Sul fronte societario tuttavia le cose sembrano complicarsi. Alcune indiscrezioni avevano lanciato l’ipotesi di una possibile intesa stragiudiziale tra il Biscione e Vivendi ma il direttore finanziario di Mediaset Marco Giordani ha subito smentito.
“Non è arrivata nessuna proposta – ha chiarito Giordani alla Reuters – se no, essendo una società quotata, saremmo obbligati a dirlo”. In altri termini la questione non dovrebbe giungere ad una definizione per l’assemblea straordinaria del gruppo di Cologno Monzese indetta per il 15 dicembre (o 19 dicembre) quando ci sarà l’udienza per la causa (e relativa richiesta a Vivendi dei danni per 3 miliardi di euro) in corso contro i francesi. Ma la vicenda per la mancata acquisizione di Premium da parte dei francesi potrebbe ulteriormente complicarsi nelle prossime settimane.
Pier Silvio Berlusconi, infatti, sarebbe in trattativa per la cessione dei contenuti free dei canali sul digitale terrestre a Tim Vision, la jv tv di proprietà di Telecom (60%) e Vivendi (40%). L’ammontare dell’operazione potrebbe essere di circa 600 milioni di euro dilazionati in sei anni, cifra che sarebbe presentata anche dalla company di Vincent Bollorè come parziale o totale compensazione per il caso Premium.
Non sono ancora arrivate conferme ufficiali in merito da entrambe le parti ma entro Natale ci saranno sicuramente nuovi aggiornamenti sull’evoluzione del caso. (M.R. per NL)