Il Consiglio di Amministrazione di Mediaset ha approvato il Resoconto intermedio di gestione del primo trimestre 2016. Pur in un quadro economico ancora non stabilizzato, Mediaset chiude un periodo che evidenzia risultati migliori rispetto ai primi tre mesi dell’esercizio 2015. Una crescita che riguarda ricavi, Ebit e utile netto.
I ricavi netti ammontano a 786,1 milioni di euro in aumento rispetto ai 718,5 milioni del primo trimestre 2015 (+67,6 milioni di euro). In particolare, i ricavi in Italia sono stati pari a 556,0 milioni di euro rispetto ai 498,2 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente. In Spagna i ricavi ammontano a 230,7 milioni di euro rispetto ai 220,7 milioni del 2015. Positivo in entrambi i Paesi l’andamento della raccolta pubblicitaria. In Spagna, dove la ripresa economica è sempre più decisa, i ricavi pubblicitari televisivi lordi si sono attestati a 222,2 milioni di euro rispetto ai 216,5 milioni dell’esercizio precedente. In Italia, i ricavi pubblicitari televisivi lordi hanno raggiunto i 498,1 milioni di euro rispetto ai 484,6 milioni di euro dei primi tre mesi 2015. La società segnala "che al 31 marzo 2016 la raccolta Mediaset in Italia registra segno positivo da 11 mesi consecutivi, un’evidenza della competitività dell’offerta crossmediale dei mezzi del Gruppo. L’Ebit è positivo per 105,4 milioni di euro rispetto ai 44,6 milioni dell’omologo trimestre precedente (+60,8 milioni di euro). In Italia l’Ebit è pari a 39,9 milioni di euro rispetto ai 2,4 milioni del pari periodo 2015. Anche in Spagna il dato è positivo per 65,6 milioni di euro rispetto ai 42,1 milioni del primo trimestre dello scorso esercizio. L’utile delle attività in continuità è pari a 38,6 milioni di euro rispetto alla perdita di 0,1 milioni di euro registrata nel primo trimestre 2015 (+38,7 milioni di euro). Il risultato netto è negativo per 18,0 milioni di euro rispetto ai +0,6 milioni euro conseguiti nello stesso periodo del 2015. Sul dato ha inciso negativamente il risultato netto delle attività discontinue pari a 56,6 milioni di euro (a fronte dei +0,7 milioni di euro nello stesso periodo del 2015). L’indebitamento finanziario netto è passato dagli 859,4 milioni di euro del 31 dicembre 2015 ai 908,1 milioni di euro del 31 marzo 2016. L’incremento è dovuto principalmente all’investimento di 91,4 milioni di euro per il completamento del piano di riacquisto di azioni proprie con obiettivo l’incremento della quota di controllo in Mediaset España.Da segnalare che la generazione di cassa caratteristica complessiva delle attività in funzionamento (free cash flow) è stata in realtà positiva per 149,0 milioni di euro". Relativamente agli ascolti televisivi, nei primi tre mesi 2016 le reti Mediaset, comunica il gruppo, hanno "confermano una netta leadership sul target commerciale sia in Italia sia in Spagna. In Italia, Mediaset è leader sul target commerciale 15-64 anni con il 34,1% di share nelle 24 ore. Canale 5 è la rete italiana più vista nel target commerciale sia in prima serata (17,1%) sia nelle 24 ore (16,6%). In Spagna, le reti televisive Mediaset España mantengono la leadership assoluta nelle 24 ore con il 29,4% di share. Telecinco si conferma rete spagnola più vista nel totale giornata (14,4%) e in prima serata (14,8%)". Quanto alla prevedibile evoluzione della gestione, "Al termine dei primi quattro mesi del 2016 l’andamento della raccolta pubblicitaria in Italia ha fatto registrare un aumento del 4,7% che rafforza e consolida il trend di crescita registrato nei primi tre mesi. Anche in Spagna l’andamento dei ricavi pubblicitari nello stesso periodo ha mantenuto un ritmo di crescita decisamente sostenuto. Sulla base di tali risultati e in presenza di condizioni generali e di mercato progressivamente più stabili, l’andamento dei ricavi pubblicitari del Gruppo nella prima parte dell’anno si dovrebbe pertanto mantenere positivo. Nello stesso periodo, escludendo gli eventi sportivi che caratterizzeranno la prima parte della stagione estiva, la quota di mercato delle concessionarie in Italia e Spagna è prevista in consolidamento dei livelli attuali. Nella seconda parte dell’esercizio, i risultati del Gruppo rifletteranno anche gli effetti derivanti dalle variazioni del perimetro di consolidamento connessi a due diverse operazioni. Da un lato, il perfezionamento dell’accordo con Vivendi che, subordinatamente alle necessarie autorizzazioni, dovrebbe avvenire entro la fine del terzo trimestre. Dall’altro, il consolidamento e l’avvio dell’integrazione delle attività radiofoniche del Gruppo Finelco a seguito dell’esercizio dei diritti di conversione delle azioni senza diritto voto". (E.G. per NL)