L’anticipazione del passaggio al digitale terrestre che ha interessato la Lombardia lo scorso 18 maggio è stata un’operazione di rilevante entità, che ha coinvolto 1.942 comuni, per un totale di 5 milioni di famiglie.
E i diversi problemi di sintonizzazione e di ricezione del segnale in zone montuose o collinari potrebbero aver influito sull’andamento negativo registrato da Rai in quel mese. Rai 2 (la rete interessata dallo switch-over), infatti, è passata da uno share del 10,37% nella giornata media del mese di aprile, al 9,05% del mese scorso, perdendo così 1,32 punti percentuali. Le uniche fasce orarie a non subire forti cali sono state quelle della prima mattina (07.00 – 09.00) e del primo pomeriggio (12.00 – 15.00), mentre nei restanti segmenti orari la discesa di ascolti varia tra i –2,68 punti percentuali e un costante –1% nel pomeriggio e sera. Diversa la situazione della seconda rete interessata dallo spegnimento del segnale analogico: Retequattro pare non aver infatti subito perdite considerevoli, avendo lasciato sul terreno analogico solo uno 0,83% di share nella fascia pomeridiana. Ritornando all’analisi dell’audience della Rai, il terzo canale, pur non coinvolto dalla migrazione diffusiva integrale, ha perso 1,1 punti di share nelle 24 ore, a fronte però di un guadagno del 5,25% ottenuto grazie ai programmi pomeridiani della fascia tra le 15.00 e le 18.00, con un calo massimo del –1,19%. Rai 1, anch’essa ancora tecnologicamente promiscua, migliora nelle quote orarie del tardo pomeriggio e serali, con incrementi dell’1,1%. Nel complesso, la concessionaria pubblica ha ottenuto un aumento dello 0,48% di share nel giorno medio (così passando dal 41,35%, al 41,83%); 3,49 punti percentuali nella fascia oraria tra le 15.00 e le 18.00 e una perdita di 2,55 punti percentuali nelle ore mattutine. Quanto a Mediaset, il totale delle tre reti segna il –0,57% nel giorno medio, con –2,61% nella fascia pomeridiana tre le 15.00 e le 18.00 (passato così dal 39,97% al 37,36) e cali che non arrivano a sfiorare il punto percentuale nelle restanti quote temporali. Unico aumento è quello dello 0,21% per i programmi del primo pomeriggio dalle 12.00 alle 15.00. Canale 5, in particolare, pare soffrire nella fascia pomeridiana occupata dal programma Pomeriggio Cinque, con una discesa dello share dal 19,49 al 17,97 e di 1,3% per la seconda serata. Italia Uno invece raccoglie i frutti di buoni palinsesti, aggiudicandosi un +0,36% nel giorno medio e lievissime perdite nel pomeriggio e nella prima serata, rispettivamente dello –0,33% e –0,10 %. Il terzo player nazionale per importanza, La7, cresce invece, anche se di poco, marcando con un +0,15 nelle 24 ore. Da registrare, infine, una notevole crescita per i nuovi canali satellitari del gruppo De Agostini Editore (LCN 601 e 619 sulla piattaforma Sky) che continuano a migliorare, raddoppiando gli ascolti rispetto allo 0,08% registrato nella giornata media del mese di aprile. (M.C. per NL)