Si è spento in questi giorni, dopo una lunga malattia, nella sua abitazione di Pieve di Campo, Gianmario Gubbiotti, 84 anni, a molti noto (anche fuori dall’Umbria) per la sua attività di pioniere dell’emittenza televisiva privata soprattutto a Perugia, portata avanti con grande passione e con costanza negli anni, anche quando le Tv ‘libere’ erano diventate in molti casi Tv commerciali e avevano preso strade diverse rispetto ai mitici ‘inizi’.
Gubbiotti, però, già direttore della Cassa Mutua Commercianti e poi funzionario Asl, aveva sempre portato avanti la sua attività con assoluta coerenza, perseguendo un modello televisivo fedele a quello delle origini, che si basava sempre sull’assoluta indipendenza e sull’autonomia di giudizio, senza perseguire quei modelli standard cui molti cominciavano a guardare, perseguendo inevitabilmente anche i fini della ricerca dell’audience e della pubblicità.
Non così, appunto, Gubbiotti, che in Umbria (regione che questo periodico segue con attenzione) aveva fondato negli anni ’70 con Mario Pistellini TeleUmbria e poi si era dedicato con tutto se stesso a TelePerugia (prima ancora a Telelibera Perugia), emittenti che, pur con mezzi economici e tecnici limitati, aveva lanciato con forza ed entusiasmo nel panorama dell’informazione e dell’intrattenimento regionale. E Gubbiotti nelle sue Tv faceva davvero di tutto, anche l’operatore, realizzando talora in proprio i suoi stessi servizi, quando questa modalità non era certo ancora ‘di moda’.
Ad accompagnare negli anni l’attività dell’editore Tv, nativo di Ponte San Giovanni, è stata la giornalista Paola Gualfetti, che in questo lungo viaggio ha svolto le funzioni di direttore responsabile delle emittenti, perché, come ha scritto ora, ricordandolo con commozione, «a Gianmario non si resisteva, la sua fede nel giornalismo libero era incrollabile, come la sua tenacia».
Le cose però, quasi fatalmente, non erano andate molto bene per Gubbiotti e il mondo delle Tv locali (lui era anche un ‘vero perugino’) e di quelle private in genere aveva preso strade che non gli piacevano granché.
Negli ultimi lustri si era così dedicato con la passione, la coerenza e il disinteresse economico di sempre alla fondazione e al lancio di Assisi for Peace Tv, che aveva come missione la promozione della pace, della solidarietà, dell’amicizia tra i popoli e dei diritti umani, perseguendo, in sostanza, gli ideali di San Francesco ma anche di un altro grande umbro, un ‘laico’ come il teorico della non violenza Aldo Capitini.
“L’idea – spiegava Gubbiotti – è nata perché bisogna improntare l’informazione a qualcosa che presenti un forte riferimento etico: bisogna promuovere una pace ecumenica”.
Gubbiotti lascia la moglie Serena e i figli Stefano e Cecilia. (M.R. per NL)