La notizia di queste ore è di quelle davvero brutte, anche se non è del tutto inaspettata, dopo quel che era successo nelle scorse settimane.
Chiude Ultima Tv a Catania, una meteora, tutto sommato, nell’ambito delle emittenti del capoluogo etneo, anche se aveva suscitato all’inizio molte speranze, legate al fatto di poter alimentare un pluralismo dell’informazione che nella città siciliana è sempre stato molto scarso, come si sa. Qui il sostanziale monopolio del gruppo Ciancio (pur oggi commissariato) ha lasciato finora ben poco spazio ai concorrenti e i concorrenti anzi hanno spesso dovuto ammainare bandiera bianca.
L’ultima della serie (senza voler fare troppi giochi di parole) è proprio Ultima Tv (canale 87), come nota il collega Carmelo Aurite sul periodico locale Etnea.blog (Etnea Voci dal Vulcano): “Cala il sipario su Ultima Tv, l’emittente catanese nata appena due anni fa e che si è (appena) congedata dai suoi telespettatori.
A dare notizia della interruzioni delle trasmissioni nel corso del tg… è stato il direttore responsabile Valeria Maglia, a cui è toccato il compito di congedarsi dai telespettatori…
Nella programmazione dell’emittente vi era stato un inizio che aveva strizzato l’occhio all’informazione e all’intrattenimento, ma poi il taglio giornalistico ha preso il sopravvento nei progetti televisivi. Le trasmissioni in questi anni hanno avuto anche una forte connotazione sportiva per la vocazione di giornalisti come Umberto Teghini e Marco Carli prima, e poi, nell’ultimo segmento temporale, con la redazione sportiva, affidata all’agenzia giornalistica di Federico Lo Giudice. Scandito dal gran galà che ha avuto come madrina Elisabetta Gregoraci e come primo direttore responsabile il giornalista Umberto Teghini, sin dal suo debutto Ultima Tv aveva espresso tutti i numeri per farsi spazio nello storico panorama televisivo siciliano.
Da un punto di vista pubblicitario, era ben chiaro che ormai la “torta” siciliana lasciava poco (da) sperare, vista la crisi economica sempre più acuta che ha investito l’isola, per cui le speranze di crescita dell’emittente sono state basate soprattutto sulle possibilità di investimento dell’editore Francesco Russo Morosoli. I fatti di cronaca del novembre 2018, che hanno portato agli arresti domiciliari dell’editore nell’ambito dell’operazione Aetna, hanno però portato la direzione della società a virare verso la liquidazione”.
Alla nota (non solo a Catania) collega Valeria Maglia, in più – ironia della sorte – era già toccato nel 2015 il duro compito di salutare i telespettatori del Tg8, telegiornale delle emittenti catanesi Rete 8 e TeleJonica, altro tentativo di pluralismo in sede locale naufragato alcuni anni fa.
Ultima Tv, per la precisione, ha avuto tre direttori responsabili: Umberto Teghini, Luigi D’Angelo e Valeria Maglia. Teghini è stato direttore dal settembre 2016 al giugno del 2017. D’Angelo (già vicedirettore da marzo 2017) ha assunto l’incarico dal giugno sempre del 2017 sino a giugno del 2018. Da allora sino alla chiusura è toccato a Valeria Maglia.
Il lancio della formula ‘all news’, ribattezzata con l’appellativo di ‘Ultima news’, risale all’8 gennaio del 2018 (con Tg in diretta dalle 10 del mattino, in rotazione continua sino alle 21), dunque sotto la direzione di D’Angelo.
Ultima Tv aveva puntato anche su un investimento tecnico all’avanguardia in termini di regia e telecamere, supportate dalla famosa tecnologia dello ‘zainetto’, che permette ai giornalisti (e operatori) di essere sui luoghi dei fatti in tempo reale e di realizzare servizi con agilità e prontezza.
Dopo la brutta notizia, non sono mancati i ‘malinconici’ commenti.
In un suo comunicato l’Assostampa Catania scrive: “Chiude il telegiornale di Ultima Tv. È l’ennesima redazione che viene smantellata in questi ultimi anni. È insostenibile, insopportabile e, per noi di Assostampa Catania, il sindacato unitario dei giornalisti, quasi ingiustificabile. Vogliamo far sentire con forza la nostra solidarietà ai colleghi che da oggi rimarranno senza un lavoro ma la chiusura di Ultima Tv non è solo questo, rappresenta infatti l’ennesimo, e mortale, attacco all’informazione catanese. Un problema che va visto non solo nella chiusura di un’altra Televisione che avrebbe dovuto, e potuto, essere una voce nuova nel panorama regionale, ma anche e soprattutto nella inevitabile dispersione delle professionalità che l’hanno contraddistinta e che cammina insieme al personale tecnico e amministrativo che subirà gli effetti di questa sospensione. Anche a loro Assostampa esprime la propria solidarietà”.
Il sindaco di Catania Salvo Pogliese ha a sua volta detto che “con la chiusura di Ultima Tv finisce troppo presto un’importante esperienza informativa che con professionalità e passione giornalisti e tecnici hanno portato avanti nel difficilissimo settore dell’Editoria siciliana e catanese. Alle pur legittime ragioni dell’azienda, si contrappone infatti un oggettivo impoverimento del confronto dialettico, indispensabile per sviluppare nuove frontiere dello sviluppo, su cui poggiare i nuovi impieghi occupazionali di cui Catania e la Sicilia hanno estremo bisogno”.
Ma cosa ha portato a questa infausta conclusione? Come abbiamo scritto qualche settimana fa, a novembre la Guardia di Finanza aveva messo agli arresti domiciliari cinque persone, fra cui Francesco Augusto Russo Morosoli, editore di Ultima Tv. I provvedimenti giudiziari erano stati presi nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Catania sulla “gestione monopolistica delle escursioni sull’Etna”. In più Morosoli era anche stato indagato per “estorsione ai dipendenti dell’emittente Ultima Tv” e per evasione fiscale. Brutte accuse, che hanno portato entro breve a una brutta conclusione per un’esperienza televisiva nata invece, come detto, fra molte speranze e aspettative. (M.R. per NL)