"L’azienda è rimasta ferma sulle sue decisioni, confermando il licenziamento di 16 tra giornalisti e tecnici" ha affermato l’ Associazione Siciliana Stampa.
"Si è conclusa ieri con un verbale negativo che sancisce la rottura tra le parti la prima parte del confronto aziendale tra la Sige, editrice di Antenna Sicilia, e le organizzazioni sindacali". Lo afferma in una nota la sezione provinciale di Catania dell’Associazione Siciliana della Stampa, aggiungendo che "l’azienda è rimasta ferma sulle sue decisioni, confermando il licenziamento di 16 tra giornalisti e tecnici e rifiutando tutte le proposte alternative al licenziamento presentate dai sindacati per salvare i posti di lavoro". "Adesso il confronto si sposterà all’ Ufficio provinciale del lavoro – continua l’Assostampa – ma è probabile che, accettando la richiesta fatta alla Regione da Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Associazione siciliana della stampa, le parti saranno convocate la prossima settimana all’ assessorato regionale al Lavoro". "Dal punto di vista dell’azienda, dunque – prosegue la nota – il primo obiettivo è stato centrato: chiudere il confronto interno confermando i licenziamenti per motivi economici. Ma l’obiettivo finale resta quello di svuotare totalmente la più prestigiosa delle emittenti locali siciliane, tagliando telegiornali e programmi di intrattenimento finora realizzati all’interno, per acquistare tg e spettacoli prodotti all’esterno a basso costo". "Questa scelta di cancellare i telegiornali storici e "Insieme", il più popolare e seguito dei talk show isolani – continua la nota – da un lato conferma il fallimento imprenditoriale di un gruppo di società che avevano di fatto creato il più importante polo dell’ emittenza privata in Sicilia e dall’ altro offende la professionalità e l’ impegno di chi, in questi 35 anni di vita di Antenna Sicilia, col proprio lavoro ha permesso a tutti i siciliani di godere di una tv popolare e di qualità che, nonostante tutto, ancora oggi è la più seguita nel panorama siciliano". "Sorprende e amareggia – conclude la nota – il silenzio della politica e delle istituzioni che, nonostante l’appello lanciato dai sindacati, sinora hanno assistito immobili al taglio brutale di decine di posti di lavoro e alla cancellazione di una voce autorevole nel panorama dell’informazione televisiva siciliana". (NUOVO SUD)