Le emittenti locali continuano a soffrire della situazione di crisi, non godendo dei capitali e dei privilegi a vario titolo delle nazionali. E’ emblematico il caso dell’Emilia, con la chiusura di Antenna 1 e le difficoltà di Teleducato.
Grandi cambiamenti in questo inizio anno per l’etere emiliano, c’è chi chiude e chi si espande. Quanto alle uscite di scena, si registra quella di Antenna 1, storica stazione modenese. In realtà, la chiusura dell’emittente era stata già oggetto di discussione a fine 2013, ma si è concretizzata solo ora, a causa degli ultimi anni costellati da difficoltà economiche significative e dopo che non sono andate in porto le trattative per avviare i contratti di solidarietà per i dipendenti, pare a causa di un diniego da parte dei sindacati (non è però da escludere un possibile ritorno on air in extremis, come diremo innanzi). Riparte proprio oggi, invece, il telegiornale realizzato dalla Reggiana Teletricolore, a seguito di una nuova riunione in regione sulla crisi del gruppo editoriale E’ Tv di Nino Spallanzani e diretto da Giovanni Mazzoni. In soccorso del gruppo pare dovrebbe arrivare un gruppo di cooperative, che, secondo indiscrezioni, acquisterebbe i diritti d’uso DTT concedendo nel contempo capacità trasmissiva, stando ad un’ipotesi accreditata, a Teletricolore ed alla stessa Antenna 1 (che così potrebbe tornare in onda). A completare il quadro emiliano, c’è la questione del gruppo Telemec (Teleducato) che ha deciso, in un’assemblea soci dello scorso 30 ottobre (come si legge in un comunicato stampa), di ristrutturare i propri asset per riuscire a garantire la sopravvivenza dell’azienda. A questo fine, il gruppo si è visto costretto a cessare l’attività “di produzione di servizi di media audiovisivi di tutti i canali televisivi” e a mettere sul mercato i marchi/palinsesti di Teleducato Parma e Teleducato Piacenza (con gli appetibilissimi LCN 11 e 12), proseguendo meramente con l’attività di operatore di rete. Le difficoltà del settore, insomma, sono sempre più evidenti nel tempo e allora, probabilmente, sarebbe necessario un intervento significativo per rimettere in salute l’ambito locale che soffre sempre di più. (E.V. per NL)