Tv locali: scure della legge di Stabilità sui contributi. Ormai è chiaro: sul mercato solo chi ha forze proprie

Come prevedivile (e previsto) la legge di Stabilità ha calato la propria scure anche sui contributi alle emittenti locali, tagliati di 3.150.329 euro su base annua nel triennio 2015- 2017.

Le tabelle del ddl di Bilancio prevedono che qualora il capitolo del Mise non fosse rifinanziato il fondo per i contributi alle tv locali nel 2015 sarebbe pari ad un importo di 23.971.214 euro; mentre 4.434.828 euro sarebbero destinati alla radiofonia. Una condizione di cui gli operatori si devono fare una ragione, con buona pace delle (flebili) proteste delle associazioni di categoria, ormai relegate ad un ruolo che dire marginale è eufemistico, posto che la loro consultazione è ormai considerata alla stregua di un atto dovuto privo però di qualsiasi effetto propulsivo. Del resto, da anni scriviamo su queste pagine che gli operatori devono contare pressoché esclusivamente sulle proprie forze e, a onor del vero, la sonnolenza che ha caratterizzato il comparto tv in anni di grassa, quando i nuovi player web consolidavano posizioni che nel tempo avrebbero eroso spazi essenziali delle tv locali, è in parte causata proprio da quell’assistenzialismo economico prima promosso dai vari governi e poi gradualmente revocato, che in molti hanno letto come una forma di eutanasia pianificata da tempi precrisi. "Questi ingiustificabili tagli si aggiungono agli enormi ritardi dell’Amministrazione dello Stato nelle procedure di erogazione dei contributi", lamenta Confindustria Radio Televisioni, ricordando anche "che le emittenti radiofoniche sono ancora in attesa di ricevere le somme relative alle misure di sostegno del 2012; mentre quelle televisive locali debbono essere ancora liquidate relativamente ai contributi del 2013". La mancata liquidazione di queste ultime deriva anche dal fatto che il decreto di riparto delle somme spettanti alle singole regioni non è ancora stato emanato dal Ministero dello sviluppo economico.antenna%20UHF%20C%C3%A0%20de%20Soresini%203 - Tv locali: scure della legge di Stabilità sui contributi. Ormai è chiaro: sul mercato solo chi ha forze proprie "Speriamo non si sia perso nei “meandri” degli edifici ministeriali", ironizza l’ente esponenziale. "Al di là delle belle parole di circostanza e delle dichiarazioni di disponibilità che i decisori politici utilizzano di volta in volta nei confronti delle problematiche delle emittenti locali dobbiamo constatare invece che il “tartassamento” nei loro confronti continua come se esse stesse venissero considerate alla stregua di soggetti inutili o irrilevanti nell’ambito dell’intero sistema radiotelevisivo nazionale. Tutto ciò ovviamente a discapito delle vere aziende, soprattutto quelle a vocazione informativa che ancora svolgono un importante servizio per la collettività", insiste il sindacato federale, le cui Associazione TV Locali e Associazione Radio "chiedono con forza al Sottosegretario Giacomelli di adoperarsi per procedere al rifinanziamento delle misure di sostegno alle emittenti locali e, soprattutto, come più volte da lui dichiarato, di procedere ad una complessiva riforma di sistema che premi le aziende di qualità che conseguono ascolti che hanno dipendenti e producono informazione contribuendo in maniera importante alla valorizzazione dei territori in cui operano svolgendo un fondamentale ruolo di servizio pubblico". In realtà è più che evidente che solo il mercato sosterrà quei soggetti in grado di offrire servizi competitivi, attuali e di effettiva utilità, mentre sono destinati a finire relegati tra i condannati in attesa di esecuzione i player assistiti e/o legati a schemi commerciali ed editoriali ormai obsoleti. D’altro canto, pur in una congiuntura economica complicatissima, sono evidenti gli interessi per il medium tv, che si concretano in una vivacità su nuovi contenuti (perlopiù nazionali, anche se di gestione locale) che succedono ad iniziative editoriali che, nonostante il buon posizionamento LCN, non sono riusciti a collocarsi. Segno che, per dirla col Perozzi di Amici Miei, chi ha "fantasia, intuizione, decisione e velocità d’esecuzione" ha comunque le possibilità di resistere alla competizione di mercato anche in momenti duri come questo. (M.L. per NL)

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