Giorgio Mazzella, dopo nove anni lascia l’emittente televisiva Sardegna Uno di Cagliari, rilevata nel 2004 dalla famiglia Ragazzo.
Lo ha annunciato lo stesso imprenditore in una nota diffusa ieri, confermando diverse voci che già da tempo giravano tra gli addetti ai lavori. La società verrà affidata, in una fase transitoria, a un triumvirato composto dall’attuale amministratore delegato, Sandro Crisponi, dal "patron" del circuito televisivo 7Gold, Luigi Ferretti, e dall’ex direttore della testata giornalistica della tv e attuale direttore dell’agenzia Thelerna Press, Mario Tasca. Il sindacato dei giornalisti ha già chiesto un incontro urgente con la nuova proprietà per avere precise garanzie sul mantenimento dei posti di lavoro e sul ruolo dell’informazione (Sardegna Uno, infatti, è uno degli elementi portanti del pluralismo) nell’Isola. Mazzella, imprenditore turistico e presidente della Banca di Credito Sardo (gruppo Intesa San Paolo), ha detto: "La mia esperienza nel mondo dell’editoria televisiva termina qui. Il controllo dell’emittente passa, almeno nella fase iniziale, all’attuale amministratore delegato Sandro Crisponi, al ‘patron’ del circuito 7Gold con il quale Sardegna Uno intrattiene rapporti commerciali e di collaborazione, e al direttore generale Mario Tasca. La mia decisione deriva da una sovraesposizione mediatica, che ha avuto riflessi negativi nel mio ruolo di presidente della Banca di Credito Sardo e mi ha costretto a trascurare tutte le altre aziende storiche del mio gruppo, che oggi più che mai hanno bisogno del mio impegno costante. Adesso quindi, come più volte preannunciato, passo la mano e lo faccio nella consapevolezza che le persone che proseguiranno nell’attività hanno tutte le carte in regola per riuscire nell’intento. E’ stato per me stimolante e professionalmente arricchente confrontarmi con una realtà di genere totalmente diversa dal mio core business”. Ammetto che non è stato facile gestire questa realtà in un momento di transizione del settore televisivo e il passaggio al digitale terrestre, in un momento storico di grande crisi generale che ha portato questa, come del resto la maggior parte delle aziende, in uno stato di grave difficoltà”, ha concluso Mazzella. (R.R. per NL)