Anche il numero di giornalisti assunti e gli ascolti Auditel tra i criteri dei punteggi per l’assegnazione dei fondi. E’ scaduto il 3 giugno 2016 il termine per presentare per osservazioni e commenti sulle Linee guida del nuovo Regolamento per l’erogazione dei contributi alle tv e alle radio locali, pubblicate dal Ministero dello Sviluppo Economico sul proprio sito.
Il Regolamento che sarà adottato tenderà a premiare i soggetti che investono nell’attività editoriale di maggiore qualità, “ossia quelli che siano in grado, più di altri, di fornire un adeguato servizio di diffusione dell’informazione a livello locale, anche mediante l’impiego di dipendenti/giornalisti qualificati e di tecnologie innovative”. In sostanza, si cercherà di superare la principale criticità del passato, quando si tendeva a non differenziare i contributi in base a criteri di merito. Per esempio, saranno ammesse ad usufruire dei contributi le emittenti tv che “non abbiano nei propri palinsesti più del 10 per cento di programmi di televendite, giochi e cartomanzia nelle fasce orarie tra le 7 e le 23”. E ancora, saranno assegnati punteggi in base al numero medio di giornalisti occupati nel biennio precedente e in base agli indici di ascolti medio ponderati con il numero dei contatti secondo le rilevazioni fornite da Auditel nell’anno precedente al bando. Scopo della riforma è anche la semplificazione della procedura di erogazione dei contributi. E’ la Legge di stabilità 2016 (legge 28 dicembre 2015) ad aver stabilito i 4 principi in base ai quali saranno stabiliti i criteri di erogazione dei contributi, e cioè la promozione del pluralismo dell’informazione, il sostegno all’occupazione nel settore, il miglioramento dei livelli qualitativi dei contenuti forniti e l’incentivazione all’uso di tecnologie innovative. La stessa Legge di stabilità ha aumentato i contributi alle tv e radio locali di un importo “fino a 50 milioni” che sarà ricavato dall’eventuale aumento del gettito dal canone Rai. Il nuovo Regolamento verrà adottato su proposta del Mise di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze. (E.G. per NL)
Il Regolamento che sarà adottato tenderà a premiare i soggetti che investono nell’attività editoriale di maggiore qualità, “ossia quelli che siano in grado, più di altri, di fornire un adeguato servizio di diffusione dell’informazione a livello locale, anche mediante l’impiego di dipendenti/giornalisti qualificati e di tecnologie innovative”. In sostanza, si cercherà di superare la principale criticità del passato, quando si tendeva a non differenziare i contributi in base a criteri di merito. Per esempio, saranno ammesse ad usufruire dei contributi le emittenti tv che “non abbiano nei propri palinsesti più del 10 per cento di programmi di televendite, giochi e cartomanzia nelle fasce orarie tra le 7 e le 23”. E ancora, saranno assegnati punteggi in base al numero medio di giornalisti occupati nel biennio precedente e in base agli indici di ascolti medio ponderati con il numero dei contatti secondo le rilevazioni fornite da Auditel nell’anno precedente al bando. Scopo della riforma è anche la semplificazione della procedura di erogazione dei contributi. E’ la Legge di stabilità 2016 (legge 28 dicembre 2015) ad aver stabilito i 4 principi in base ai quali saranno stabiliti i criteri di erogazione dei contributi, e cioè la promozione del pluralismo dell’informazione, il sostegno all’occupazione nel settore, il miglioramento dei livelli qualitativi dei contenuti forniti e l’incentivazione all’uso di tecnologie innovative. La stessa Legge di stabilità ha aumentato i contributi alle tv e radio locali di un importo “fino a 50 milioni” che sarà ricavato dall’eventuale aumento del gettito dal canone Rai. Il nuovo Regolamento verrà adottato su proposta del Mise di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze. (E.G. per NL)