Tv locali, Puglia. Foggia, una città in cerca di nuovi equilibri con molte storiche emittenti tuttora in campo e anche qualche outsider

Foggia

Foggia è sempre stata una città affollata da diverse Televisioni locali e bisogna dire che la città pugliese, forse per la forte distanza da Bari e dal Sud-Est della Puglia, è riuscita in generale anche a mantenerle in vita, sia pure fra non poche traversie e con continui cambiamenti in corso d’opera. Non basta ancora, però, perché ci sono le premesse per ulteriori novità, con spazio anche per qualche outsider.

In coerenza con gli intenti informativi di questo periodico, da tempo attento a quel che succede in Puglia, esaminiamo la situazione attuale, che è stata riassunta così a fine maggio dall’attento sito di informazione locale www.immediato.net: “È stato un piccolo terremoto nel panorama televisivo locale… la decisione dell’ex sindaco Gianni Mongelli e soci di dimettersi dalla partnership con la TeleFoggia dello storico editore Gianni Mongiello. Una notizia inattesa dai giornalisti di TeleFoggia, che l’hanno appresa pochi minuti prima dell’annuncio ufficiale apparso sui social. In questi mesi sta (poi) tentando di rafforzarsi, dal punto di vista contenutistico, Teleblu dell’imprenditore della sanità privata fresco di nomina Potito Salatto, con nuove collaborazioni e nuovi format sperimentali, laddove invece il “polo unico” Teleradioerre-Teledauna, annunciato due anni fa, ha dovuto scontare le tristi e note problematiche giudiziarie di Massimo Curci. Volti storici da Prima Repubblica come gli editorialisti Micky de Finis e Michele Loffredo si sono trasferiti su SharingTv nella speranza di integrare comunicazione politica ed informazione.

In città ‘si agitano’ tanti potenziali editori, con orizzonte temporale Regionali 2020, il cui scopo è bissare a livello locale, con le dovute proporzioni ovviamente, l’esperienza della Casaleggio&Associati.
Come si diventa “influencer” politici? Come si condiziona l’agenda istituzionale e l’opinione pubblica? Come vincere le elezioni contro il M5S o condizionando gli stessi grillini? Non è escluso che l’ex sindaco Mongelli, con tutto il blocco di interessi della Confartigianato, con i suoi format possa trasferirsi proprio a Teleradioerre, ormai senza regia, collaborando anche con la carta stampata, in una osmosi moltiplicativa di contenuti e temi da spalmare e replicare su piattaforme diverse. ‘Solo voci per ora, di concreto nulla’ – taglia corto il direttore (di Teleradioerre N.d.R.) Saverio Serlenga. Uno dei soci dell’avventura di TeleFoggia, l’imprenditore Marco Insalata, è secco: ‘Non siamo interessati all’editoria’”.

Un quadro preciso e assieme ‘intrigante’ ma che necessita naturalmente di molte spiegazioni, per non rischiare di perdersi fra le sigle e i personaggi.
Partiamo da TeleFoggia, che è l’emittente più nota, storica e tradizionale, e da questa singolare coppia (che ora sarebbe già ‘scoppiata’) Mongelli-Mongiello, due persone dal nome talmente simile che sembravano ‘predestinate’ a mettersi insieme. Scherzi a parte, proviamo a spiegare.
La collaborazione è iniziata nel 2017, quando Gianni Mongelli, già sindaco di Foggia e una quantità di altre cose (è stato nel direttivo della sezione edili dell’Associazione degli industriali di Foggia, presidente dei Giovani Industriali, presidente dell’Accademia di Belle Arti di Foggia, nella giunta e nel direttivo di Confindustria Puglia, alla guida regionale dell’ANCE, costruttori edili, presidente del Consorzio Capitanata Energia, presidente degli industriali della Puglia, presidente dell’ente Fiera di Foggia), ha annunciato “una nuova sfida per me: offrire spazi di discussione e comunicazione per far crescere un territorio che amo profondamente”.

Mongelli, provocando una certa confusione all’epoca, annunciava così di ‘essere il nuovo editore di Telefoggia’, anche se la proprietà rimaneva sempre in capo all’onorevole Giovanni Mongiello (un politico di lunghissimo corso partito dalla DC negli anni ’60 e a sua volta ex sindaco di Foggia), da molti anni a capo della Tv.
Mongiello, a sua volta, spiegava la situazione così: “In sintesi, non ho ceduto alcuna quota di proprietà. Mi sono dimesso da amministratore e dal ruolo di operatore di produzione e gestione dei contenuti. Cioè, non sono più l’amministratore, e neanche l’editore. Cariche che ricopre, ambedue, l’ing. Giovanni Mongelli, persona da me stimata e voluta per quel delicato ruolo. Andiamo avanti e speriamo di non deludervi”.

Due personaggi di rilievo a livello locale alleati, dunque, anche se magari solo per circa un anno, se adesso verrà confermato il ‘divorzio’. E in tal caso Telefoggia, diretta da Carmine Troisi, dovrà trovare una sua ulteriore nuova dimensione.
C’è poi Teleblu, affidata da qualche tempo a Potito Salatto. Qui le cose sembrano promettenti, poiché si tratta di un editore molto ben lanciato. Come scrive Giovanna Greco (volto noto dell’emittenza televisiva locale, ultimamente a Telefoggia) su ‘Foggia Today’, infatti, dopo quindici anni, la massima carica dell’Aiop Puglia (l’Associazione Italiana Ospedalità Privata) torna nelle mani della provincia di Foggia: sarà l’imprenditore Potito Salatto, presidente dell’omonimo gruppo, a guidare per i prossimi anni l’associazione che annovera al suo interno la stragrande maggioranza dei gruppi che operano nella sanità privata pugliese. Già presidente dal 1994 al 2001, attualmente vicepresidente e presidente provinciale, l’elezione alla presidenza regionale di Salatto è avvenuta a Bari, all’esito di una consultazione serrata tra le diverse province pugliesi, che ha visto stringersi attorno al chirurgo foggiano numerosi associati, tra cui il noto imprenditore a livello nazionale Ettore Sansavini e il conterraneo Paolo Telesforo”.

L’Associazione Ospedalità Privata, per capirci, annovera a livello nazionale 500 case di cura, 26 centri di riabilitazione e 41 residenze sanitarie assistenziali, per complessivi quasi sessantamila posti letto.
Note diverse a Teleradioerre e Teledauna, accomunate da qualche tempo dalla personalità di Massimo Curci con la sua Curci Communications. Quest’ultima società a fine 2016 aveva rilevato l’intera proprietà di Teleradioerre dalla Mediafarm srl di Euclide Della Vista, ormai in affanno ma – si disse all’epoca – la condizione posta da Della Vista era che Curci “proseguisse nel duro lavoro profuso negli anni, che aveva trasformato Teleradioerre in un esempio da seguire non soltanto a livello di gestione aziendale quanto soprattutto per i contenuti del suo palinsesto”.

Curci, commercialista di Carapelle con interessi  anche nel settore dei trasporti, era fra l’altro vicepresidente del Foggia Calcio e nel 2016 si buttò con decisione in Tv. Prima di Teleradioerre, aveva infatti acquisito il 50% di Teledauna (diretta da Attilio De Matteis), affiancando Gianni Di Carlo e Antonio D’Antini e dando una scossa positiva a un’emittente prima un pochino in ombra. Per non farsi mancare niente, Curci era già proprietario anche di INTV, altro giovane canale locale con sede proprio a Carapelle e gestito da Enzo Croce (fondatore con Giuliano Colecchia di Teledauna ed ex di Telefoggia).
Ci sono però ora per Curci i seri problemi giudiziari di cui sopra, culminati nel dicembre 2017 con l’arresto da parte della Guardia di Finanza e della Squadra Mobile di Milano. Scriveva all’epoca Milano Today: “Il professionista, che fino al maggio scorso era – riferisce la Questura – ‘indirettamente socio al 50%’ del club pugliese di serie B (il Foggia Calcio; N.d.R.), è accusato di autoriciclaggio ed è ritenuto il referente di un grosso sistema di evasione fiscale”.

Vedremo come finirà la vicenda giudiziaria ma intanto per le emittenti citate lo sviluppo potrebbe essere bloccato (di qui l’ipotizzato arrivo di Mongelli).
Manca però un tassello a questo mosaico. Cos’è Sharing Tv? Si tratta di un’altra emittente del Tavoliere e della Capitanata arrivata da poco sul canale 272 in tutta la Puglia (su uno dei mux di Telenorba) e di proprietà dell’Istituto Europeo Pegaso di Foggia. I propositi di questa ‘Tv delle Idee’ sono interessanti, vedremo se le possibili difficoltà altrui daranno spazio anche a questo outsider (per ora) dell’emittenza dauna.
Chiudiamo però con la notizia di un lutto delle scorse settimane nel giornalismo televisivo di Foggia. È morto infatti Gianni Cicolella, volto noto di Teledauna. Ultimamente conduceva “Vengo dopo il Tg”, trasmissione nella quale ospitava numerosi personaggi del mondo politico di Foggia e della provincia ma già in passato aveva diretto diversi programmi di successo. (M.R. per NL)

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