Il Piemonte valuta l’approvazione di una nuova legge regionale ‘di sistema’ per il settore dell’editoria, che consenta di finanziare le aziende che investono sulla tecnologia e “che lo fanno nel pieno rispetto delle regole”.
Questa la proposta contenuta nel p.d.l. per il sostegno all’editoria ed all’emittenza locale che è stata illustrata in Regione da Cgil, Cisl, Uil, Associazione Stampa Subalpina e sindacati di categoria Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom. Pesanti gli effetti della crisi sul comparto nel Piemonte: 2.500 posti di lavoro, tra diretti ed indiretti, persi nella filiera dell’editoria, i 200 (compresi l’indotto) nell’emittenza, contrassegnata, negli ultimi 5 anni, dalla chiusura di tre tv (Telesubalpina, Telestudio e Telegranda) e 5 radio locali (su un totale di 31). I sindacati chiedono “il varo di nuove strategie e di progetti legislativi ch siano in grado di ridisegnare il panorama editoriale piemontese, per salvaguardare un settore strategico per la nostra regione e lo stesso diritto di informazione costituzionalmente tutelato”. (E.G. per NL)