L’impressione è che per ‘rianimare’ le Tv locali di Torino (e del Piemonte in generale) servirebbe una ‘scossa’, una novità vera, un esempio virtuoso che portasse il comparto a cambiare sul serio, ad abbandonare il modesto tran tran attuale, che, dopo tanta crisi e tanti tagli, davvero è tutt’altro che soddisfacente. Invece le cose sono andate in senso opposto e, come a Roma per Roma Uno, il fallimento e la chiusura negli anni scorsi di Quarta Rete (cui hanno fatto seguito le difficoltà di molte altre Tv locali di Torino) hanno costituito un po’ l’elemento emblematico di un settore che non ce la fa proprio a riprendersi.
Così ci si adatta, volenti o nolenti, a una situazione dove, osservando le trasmissioni in onda, si vedono tanto calcio, tanti motori e televendite di auto (cosa comprensibile, data la storia e le tradizioni delle città), musica di vario tipo e genere e invece poca informazione, poca autoproduzione, pochi programmi realmente degni di nota.
Non bastasse, la relativa vicinanza con Milano ha giocato non in senso positivo ma negativo per le Tv locali di Torino, che in diversi casi hanno lasciato campo libero proprio agli ingombranti ‘cugini lombardi’.
Qualcosa, in effetti, ha lentamente cominciato a muoversi di recente ma è appena un inizio: ci sta provando Grp Televisione, a sua volta dopo tutta una serie di problemi societari, come abbiamo visto nelle scorse settimane, provando a concentrare le trasmissioni autoprodotte e l’informazione sul canale 114, dove non sono in onda televendite ma, durante la giornata, si preferiscono i video musicali, fino alla serata appunto tutta autoproduzione.
Il canale 13 di Grp è invece adesso appannaggio, durante la giornata (non però la prima serata), appunto delle televendite e la denominazione è stata cambiata in 13 Tv. È un tentativo di ‘riassetto’ della situazione che sembra verificarsi anche in alcune altre città e che, in sostanza, ottiene l’effetto di riservare alcune numerazioni ‘privilegiate’ a (magari selezionate) televendite, mentre chi cerca qualcosa di informativo deve andarselo a cercare preferibilmente ‘nei dintorni’ della numerazione 100 Lcn, o giù di lì.
Tuttavia almeno si tratta di una novità che cambia qualcosa in un’offerta che, complessivamente, si diceva, per le Tv locali di Torino resta modesta e ben poco entusiasmante.
L’altra novità recente è l’operazione Sestarete Il 19 (appunto 19 Lcn) che dedica molte delle ore di trasmissioni agli animali (al gruppo fanno capo anche le varie versioni di Amici Animali Tv).
Il resto è più o meno noto.
Sull’11 già di Quarta Rete c’è Canale Italia 11, senza produzioni locali, e questa buona posizione Lcn ha degli effetti anche sugli ascolti Auditel, come comprensibile. Il 10 è invece 7 Gold Tele City, cioè 7 Gold e poco più, perché, dopo la crisi e i conseguenti dolorosi tagli nel gruppo in Piemonte (e non solo), qualcosa va ancora in onda da Alessandria, in effetti (specie sul canale 111), ma di norma in orari non ‘centrali’. Sul 12 c’è poi Rete 7 Piemonte (con una lunga serie di sigle ad essa collegate, fra cui la storica Videonord sul 72), che qualcosa produce, naturalmente, ma anche qui l’impressione è quella di ‘motori al minimo’, per capirci, senza slanci ne’ troppo impegno.
Non molto diverso il discorso per Primantenna (14), fatte salve le trasmissioni di Wlady, che è in onda la mattina e il giovedì sera con il suo talk ‘Primafila’; peraltro il gruppo si basa soprattutto (anche più di altri) sui motori, le concessionarie d’auto e le trasmissioni commerciali ad esse legate, con programmi a rullo e anche canali ‘dedicati’.
Bisogna arrivare a Telecupole (15) per trovare qualcosa di diverso: un palinsesto un po’ più sostanzioso, con informazione, spettacolo, speciali, trasmissioni legate al territorio e quant’altro. Tuttavia l’emittente ha sì un aspetto professionale ma anche molto ‘tradizionale’, dominano le orchestre e la musica da ballo, un genere cha ha sicuramente ancora un suo pubblico (il discorso vale anche per altre Tv locali di Torino e dintorni, va detto) ma che non sembra essere il migliore, magari, per rinnovarsi e trovare nuovo pubblico (giovane).
Di seguito arrivano le Tv milanesi, di fatto, con Telenova (16) che ha completamente occupato, per forza di cose, gli spazi della ‘gloriosa’ Telesubalpina e poi tanto tanto calcio, QSVS, Top Calcio 24 e Top Planet sulla Juventus in particolare, il tutto targato Mediapason, a partire da Videogruppo Piemonte (18), che ha sì un suo notiziario locale ma anche qui (sembrerebbe proprio) in qualche modo ‘residuale’, mentre il progetto d’informazione Torinow, parallelo a Milanow, è ben presto sparito dalla scena.
Resta il 17 di Telestudio Torino, ma diciamo che, tenendo conto della storica e gloriosa tradizione di questa emittente, del suo presente privo di ‘sostanza’ è fin troppo doloroso parlare. Chissà se verranno tempi migliori, anche per la collegata Quintarete (ugualmente del gruppo Telecuneo) sull’88 e per le varie Blue Jeans Tv (118), Gira Musica (273), Gusto Tv (627) e (un po’ più vivace) Mas Latina Tv (626).
C’è altro? Non molto. Il canale ‘istituzionale’ Piemonte + (110), naturalmente, poi non Vco Azzurra Tv (che al momento non sembra presente nel capoluogo regionale) ma Videonovara (sull’86) e Telegranda di Cuneo (186), che almeno è riuscita a ritrovare il suo giusto spazio in onda. La cosa non è riuscita invece a Torino e Canavese Tv (erede della gloriosa Rete Canavese) di Ivrea, che dopo un anno di incerto ritorno in onda, ha escluso di essere ancora interessata al digitale terrestre. La lista delle Tv ‘cadute’ in Piemonte si allunga così ancora e purtroppo, come si diceva, non si vede tuttora alcuna ‘svolta’ in senso contrario.
Oltre ad altre Tv lombarde che arrivano fino a Torino (da Espansione Tv a La6, da Lombardia Tv a Tele7 Laghi, a quel che resta di Studio 1), ci sono poi le Tv (e Radio) musicali, con Radio 4 You Tv, Radio Bruno Tv, Radio Birikina Tv, Radio News 24 Tv e i casi virtuosi di Radio City Tv e Radio Popizz Tv, senza dimenticare Radio Jukebox Tv (forte del successo di Radio Jukebox a Torino) sul 192, con la ‘collegata’ Matrix Tv sul 71 (di Sestarete 2).
Niente più ‘sogni di gloria’ per le Tv locali di Torino, insomma, almeno per ora, mentre restano molti ricordi e rimpianti e anche i ‘resti’ di alcune idee abbandonate e anzi neppure mai partite, come i canali Supercinema 1 e 2 (119 e 673), di cui resistono, con fatica, in onda solo gli sbiaditi loghi. (M.R. per NL)