Anche TMB TV (acronimo di Telemonzabrianza, già Telelissone) è stata costretta dal Ministero dello Sviluppo Economico allo spegnimento dei canali DTT. L’emittente lombarda, però, non ci sta e, continuando le trasmissioni sul web, spiega in un comunicato la situazione.
"L’associazione Culturale Telelissone, con il nome TMB TV, insieme a tante altre piccole emittenti televisive di tutta Italia, è in questo momento in attesa della riassegnazione delle frequenze da parte del Ministero dello Sviluppo Economico", spiega la stazione. "In seguito alla liberazione dei canali 61-69 UHF, già venduti alle compagnie telefoniche per uso della banda larga mobile, è stato infatti ridisegnato attraverso un apposito bando l’intero apparato delle frequenze in tutte le regioni. Nel caso particolare della Lombardia il suddetto bando prevedeva inizialmente la regolare assegnazione dei canali ai primi 18 della graduatoria", continua l’emittente brianzola. "Telelissone, insieme a molte altre emittenti che occupano il canale UHF 42 in altre zone della regione (Televallassina, G.r.p. Televisione, Telesolregina, Rete 55, Telemondo, Teleboario Videostar 2, Primantenna, Telemonteneve, Teleponte di legno ecc.), è giunta proprio diciottesima nella speciale graduatoria. Dopo qualche giorno il Ministero, cambiando totalmente le carte in tavola, ha dichiarato che le frequenze a disposizione non erano più 18, bensì 17, obbligando così diverse emittenti, tra cui anche Telelissone, a spegnere i ripetitori. Altri macroscopici vizi relativamente allo stesso bando si sono verificati nelle regioni Piemonte, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia, dove nel giro di pochi giorni le graduatorie sono state addirittura rettificate più volte, creando il caos tra le varie emittenti. Di fronte a questa situazione così poco chiara e ancora in evoluzione sono partite decine e decine di ricorsi e ovviamente il nostro team si è attivato tempestivamente per poter tornare in onda al più presto, intraprendendo anche vie legali, oltre che tecniche e burocratiche nelle specifiche sedi", chiosano i responsabili di TMB TV, che si dichiarano "fiduciosi del buon esito del ricorso", assicurando che "in attesa del responso del TAR, tutta la nostra programmazione sarà comunque visibile on demand sul nostro sito, nelle varie sezioni". (R.R. per NL)