In piena crisi da Coronavirus c’è chi scommette ed investe. E’, ancora una volta, Sergio Fresia, di Publirose ad aver, letteralmente, fatto 13, acquisendo l’omonimo canale dalla famiglia Baronio di Cremona, titolare fino ad oggi della regionale Telereporter, oltre che della storica Telecolor.
La gloriosa storia: dalla radio ai porno
Nata nel 1977 a Rho (Milano) da una costola di Radio Reporter (emittente tutt’ora in attività in capo al gruppo toscano Mediahit di Loriano Bessi), vedeva all’inizio gli stessi conduttori della radio: Emilio Bianchi, Giuliana Pedroli e Daniela Casati. Ardita la programmazione, che di notte arrivava a trasmettere (senza logo) film pornografici, registrando boom di ascolto eccezionali (ancorché ovviamente non dichiarati).
In seno al gruppo Profit
Presto però la radio e la tv prendono strade diverse e giunta in capo al gruppo Profit (Telecampione), la stazione comincia ad espandersi in altre regioni (giungendo anche oltre Roma), trasferendo altresì la sede da Rho a Milano in Via Mambretti 9.
Da Milano a Cremona
Dopo la pesante crisi (con annesse vicende giudiziarie) del gruppo di Raimondo Lagostena, l’emittente viene acquisita dal gruppo Telecolor (che edita anche Primarete), che la trasferisce nel suo quartier generale di Cremona.
E da Cremona alla… Svizzera
Con l’acquisto da parte di Publirose, Telereporter ha immediatamente cambiato palinsesto: “Telereporter, forte del posizionamento sul LCN 13 dal 1° marzo inizia sul canale il nuovo palinsesto con i programmi della RSI Svizzera Italiana”, fa sapere Sergio Fresia a NL. (M.L. per NL)
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