Crisi improvvisa ieri 5 gennaio all’emittente Sardegna Uno di Cagliari presente sui canali satellitari, con tre giornalisti licenziati (Andrea Sanjust, e i capi servizio Piersandro Pillonca e Gianni Zanata) su dieci in organico dall’amministratore unico Giorgio Antonio Mazzella (capo di un gruppo imprenditoriale turistico e presidente della Banca di Credito Sardo del gruppo Intesa).
I licenziamenti sono stati motivati come ”presa d’atto del negativo esito dell’interlocuzione sindacale finalizzata a addivenire a condivise soluzioni alternative alla riduzione del personale”. Il sindacato dei giornalisti, l’Associazione della Stampa Sarda e la Fnsi, hanno indetto un’immediata assemblea dei redattori dell’emittente cagliaritana con la partecipazione del presidente Francesco Birocchi e del segretario generale del sindacato nazionale, Franco Siddi. Il sindacato dei giornalisti ha annunciato l’immediata impugnazione dei licenziamenti che giudica ”illegittimi, ritorsivi e infondati” e la tutela dei colleghi raggiunti dal provvedimento del licenziamento, assumendo ogni iniziativa per la verifica della situazione aziendale in ogni sede deputata ai controlli e chiedendo agli Enti pubblici regionali e nazionali di bloccare ogni rapporto economico (contributi e contratti compresi) finche’ non saranno ritirati i licenziamenti e non sara’ fatta una valutazione indipendente sui conflitti d’interesse che si profilano. Sulle vicenda era in corso un confronto sindacale durante il quale i giornalisti avevano dato la disponibilita’ al contratto di solidarieta’. ”L’editore invece – sottolinea il sindacato – pretendeva di imporre un contratto tutto suo, per imporre stipendi ”privati” lesivi dei diritti essenziali dei lavoratori nonche’ chiaro elemento di alterazione del mercato della concorrenza”. Nella giornata di oggi, venerdì 6 gennaio, l’editore dell’emittente televisiva ha però deciso di sospendere i licenziamenti dei tre giornalisti gia’ adottati e quelli in corso di perfezionamento sino ad un incontro con le Organizzazioni sindacali ed i rappresentanti dei lavoratori che si terra’ lunedi’ 9 gennaio prossimo alle ore 15 nella sede aziendale. La Fnsi Assostampa, il sindacato comunicazione della Cgil, e la Uilcom hanno reso noto che giornalisti, tecnici ed impiegati hanno deciso di sospendere lo sciopero di tre giorni, che era stato proclamato ieri, in attesa dell’esito del confronto, al termine del quale si terra’ l’assemblea generale dei lavoratori. "O taglio i costi o sono costretto a portare i libri in Tribunale", ha spiegato Mazzella. "Abbiamo trattato per 26 mesi ma non si è riusciti a trovare una soluzione condivisa per uscire dall’emergenza. I costi del personale sono tra i più alti in Italia e non ci possiamo più permettere perdite di bilancio. La situazione è precipitata negli ultimi due anni e mezzo, accelerata dalla crisi internazionale e dai problemi del digitale terrestre. Abbiamo così accumulato perdite per un milione di euro, mezzo milione la previsione solo per l’anno che si è appena concluso. Impossibile continuare così. Sono fortemente dispiaciuto per i licenziamenti. I sindacati impugneranno i provvedimenti, è un loro diritto ma io non potevo fare altrimenti: è la prima volta che mi vedo costretto a licenziare. Spero – ha concluso l’editore – che il confronto rimanga su binari civili e mi auguro che le minacce di ‘andare al nero’, di lasciare cioè gli spettatori davanti ad uno schermo senza alcuna immagine, non venga attuata: sarebbe una prova di forza inutile e controproducente". Sardegna 1 è stata la prima tv in Sardegna a trasmettere sul satellite. Fondata nel 1984 dall’editore Paolo Ragazzo, è stata rilevata da Mazzella nel 2005. (R.R. per NL)