Con le buone o con le cattive le tv locali dovranno liberare i canali UHF 61 69 per far posto ai servizi di banda larga in mobilità.
Il governo Berlusconi reagisce alle proteste delle tv locali di non voler rinunciare alle frequenze che occupano da 35 anni per un indennizzo da fame o senza certezze di una ricollocazione frequenziale dignitosa. E lo fa con una norma inserita nella manovra Tremonti che prevede la liberazione coatta per le tv locali che non spegneranno gli impianti entro il termine del 31/12/2012. Una reazione che connota definitivamente le dichiarazioni di solidarietà di poche settimane fa del ministro allo Sviluppo Economico Paolo Romani, che aveva promesso di venire incontro alle esigenze degli editori locali. Sì, ma con la polizia.