Giornata storica, quella di ieri, per la Parma televisiva: le due storiche televisioni cittadine, entrambe con 40 anni di anzianità, si sono fuse.
“Per necessità”, dicono i detrattori, riferendosi ad un mercato sempre più ristretto che non era in grado di reggere due strutture significative quanto ad organigramma e fatturato.
“Per rendere ancor più incisiva la propria presenza al fianco delle persone e delle imprese parmigiane“, dichiarano con enfasi gli interessati.
Nel merito, il Gruppo Gazzetta di Parma, editore di Radio Tv Parma (la radio è sorta nel dicembre 1974 ed è ufficialmente la prima radio libera italiana operativa da quel momento con continuità, quindi precedente di oltre tre mesi Radio Milano International), da una parte e la famiglia Allodi ed il gruppo TR Media, dall’altra, quali soci dell’emittente 12 Teleducato, hanno deliberato attraverso i rispettivi c.d.a. il via libera alla fusione.
“L’emittente che nasce dalla fusione continuerà a raccontare ogni giorno i fatti, le storie, e le bellezze del nostro territorio e della nostra gente nel solco della grande tradizione delle due televisioni che l’hanno preceduta e dalle quali è nata; in essa, i parmigiani ritroveranno i volti e le trasmissioni conosciute ed apprezzate e che da anni entrano nelle nostre case“, spiegano le parti in una nota, senza però anticipare come saranno gestiti i due LCN (12 e 17), che necessariamente dovranno caratterizzare due distinti marchi/palinsesti (uno dei due sarà messo sul mercato? Quale sarà quello preferenziale?). (E.G. per NL)