Dopo il caso di Video Mediterraneo, un’altra emittente televisiva locale starebbe vivendo problemi economici.
Secondo Il Resto del Carlino (ma ne dà notizia anche La Repubblica) il network E’-Tv diffuso in Emilia Romagna e nelle Marche (con due distinte programmazioni) attraverso le consistenze impiantistiche delle emittenti Teletricolore (Reggio Emilia), E’ Tv (Parma), Antenna 1 (Modena), Rete7 (Bologna) ed ITv (Ancona) e facente riferimento al gruppo editoriale Spallanzani di Reggio Emilia (editore anche del quotidiano L’Informazione, delle emittenti radiofoniche Radio Nettuno e Radio Erre e del mensile Collezionare), starebbe per avviare la procedura per la cassaintegrazione dal dicembre 2009.
Questo l‘articolo dello storico quotidiano bolognese sulla vicenda.
Venti di crisi a E’-Tv: cassaintegrazione in arrivo?
Il direttore Mazzoni: "Forse sì, vedremo". A luglio è stata pagata solo una rata di 800 euro dello stipendio. niente soldi anche per i giornalisti del quotidiano gratuito ‘Il Bologna’
"Piano di crisi per i giornali e cassintegrazione — se si troveranno spiragli nelle normative — per la televisione. Potrebbe essere lo scenario che nelle prossime settimane investirà il Gruppo Spallanzani di Reggio Emilia. Realtà che controlla il network televisivo E’-tv e i quotidiani marchiati ‘L’Informazione’, in edicola sotto le Due Torri e in piazze di ‘peso’ come Modena, Reggio Emilia e Parma. «Non abbiamo scelto nessuna operatività, ma forse la chiederemo» risponde Giovanni Mazzoni, direttore responsabile delle testate giornalistiche, ai chiarimenti sulla situazione di crisi. «Il problema qui riguarda l’editoria, tutti gli organi di informazione, non solo noi. Bisognerà vedere se si cercherà di porre rimedio ai problemi nel piano generale o se ognuno risolverà i suoi. Molti gruppi hanno operato dei tagli». I sindacati, però, non sono tranquilli. «Siamo in attesa che dalla proprietà arrivi un segnale per aprire, eventualmente, una discussione» spiega Camillo Galba, presidente regionale Aser, l’associazione della stampa dell’Emilia Romagna, che segue la situazione dei giornalisti. «Serve un incontro urgente, vogliamo capire quali sono i problemi nella società, se strutturali o no» incalza Alessio Festi, coordinatore regionale della Slc-Cgil, che si occupa dei lavoratori della comunicazione; il sindacalista ha spedito una lettera a Mazzoni chiedendo un summit «immediato». La punta dell’iceberg della crisi che starebbe investendo il gruppo editoriale è emersa di recente, con ritardi nel pagamento dello stipendio di luglio. «Di questo non so nulla» sottolinea Mazzoni. In pratica ai dipendenti della televisione è arrivata in tasca solo una tranche — si parla di 800 euro a testa — con la promessa di avere la seconda rata entro agosto. A questo si sommano i ritardi cronici nel pagamento dei collaboratori e dei dipendenti dei giornali. In totale, come gruppo, si tratta di circa 160 persone, tra giornalisti, alcuni part time, e tecnici. Tornando a E’-tv, l’intenzione della proprietà sarebbe il ricorso alla cassintegrazione da dicembre, nonostante non sia permessa per questa categoria di personale, trovando una ‘deroga’ nel decreto anti crisi del Governo. Per L’Informazione, invece, visto che a fine mese termina il contratto di solidarietà dei giornalisti della redazione di Bologna, si paventa di non prorogare la situazione per chiedere uno stato di crisi che abbracci Reggio e Modena. Sotto la Ghirlandina si parla di tagli: i contratti a termine potrebbero non essere rinnovati, riducendo le forze da 20 a 7 unità, i soli assunti a tempo indeterminato. A livello societario da segnalare le dimissioni di un membro del consiglio di amministrazione, Paolo Giovanardi: «Non c’è nulla di strano, è stata una scelta di vita» commenta. Intanto, sono senza stipendi pure i giornalisti del quotidiano gratuito Il Bologna, del gruppo E Polis. Niente soldi a luglio col rischio che a settembre, dopo la sospensione delle pubblicazioni per la pausa di agosto, il giornale non sia in edicola. I dipendenti, infatti, si riuniranno in assemblea domani pomeriggio per decidere se scioperare o meno fino a quando gli arretrati non saranno versati.