L’inchiesta di Procura e Guardia di Finanza ha a che fare con l’erogazione dei contributi dello Stato a favore dell’editoria e riguarda Teleducato, con un’ipotesi d’accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato.
I dettagli sono stati forniti ieri mattina in una conferenza stampa nella sede della Fiamme Gialle. Secondo gli inquirenti, dal 2008 al 2013, la società editrice avrebbe ottenuto erogazioni di denaro superiori a quanto previsto attraverso erronee comunicazioni al Corecom, il Comitato regionale per le comunicazioni, organo del Consiglio della Regione Emilia-Romagna che ha anche la funzione di compilare le graduatorie delle emittenti televisive al fine dell’ottenimento degli aiuti economici previsti dallo Stato per tutto il settore. A Teleducato è contestata l’indebita erogazione di circa 700 mila euro per ognuno degli anni presi in considerazione nelle indagini. Secondo l’emittente, che ha dato puntuale notizia della vicenda sul proprio sito ed in un servizio televisivo, "si tratta di una materia di non facile interpretazione, specie alla luce delle novità introdotte al momento del passaggio dal sistema televisivo analogico a quello del digitale terrestre". Secondo Procura e Guardia di Finanza, con tre canali di emissione a disposizione della società editrice Telemec, e cioè Teleducato Parma, Teleducato Piacenza e All News, sarebbe stato autocertificato l’impiego della maggior parte del personale dipendente su una sola delle tre emittenti allo scopo di ottenere più finanziamenti. A questo proposito Telemec, in una nota, ha fatto sapere di ritenere "d’aver agito correttamente ed è fiduciosa di poterlo dimostrare in sede di giudizio e dunque di evidenziare la propria totale estraneità ai fatti contestati, confermando allo stesso modo piena fiducia nei confronti del lavoro della Magistratura". Nel frattempo la Guardia di Finanza ha posto sotto sequestro le frequenze televisive di Teleducato Parma, Teleducato Piacenza e All News, sottoposte anche a vincolo presso il Catasto nazionale delle Frequenze dell’Agcom. I canali potranno comunque continuare regolarmente le trasmissioni ma non potranno essere venduti o ceduti fino al termine delle indagini. (E.G. per NL)