La Corte dei Conti dell’Emilia-Romagna ha chiuso l’inchiesta sulle interviste a pagamento dei consiglieri regionali in tv calcolando che sono stati spesi oltre 100 mila euro di fondi pubblici.
Il 4 luglio è stato recapitato nelle sedi di gruppi consiliari ‘l’invito a dedurre’, l’equivalente dell’avviso di fine indagine della magistratura penale. Gli interessati avranno 30 giorni per produrre memorie a loro difesa o chiedere di essere sentiti dalla Procura contabile. Dopo questo mese il magistrato avrà 120 giorni per preparare la citazione a giudizio o per archiviare il fascicolo. Si avvicina quindi la conclusione di questo procedimento. Un’altra inchiesta, quella dell’Ordine regionale dei Giornalisti, ha portato a tre sospensioni e due censure l’8 maggio scorso. Una terza da settembre è aperta in Procura con un fascicolo per peculato ufficialmente contro ignoti, anche se è ipotizzabile che qualche nome sia poi stato iscritto nel registro degli indagati. La pm Antonella Scandellari fece acquisire dalla Guardia di Finanza nella sede dell’Assemblea legislativa regionale i contratti dei gruppi con radio e tv private. Il caso scoppiò nell’agosto scorso, quando venne alla luce che diversi consiglieri regionali, di tutti i gruppi escluso l’IdV, pagavano per comparire in televisione su 7Gold, èTv, Teleromagna utilizzando i fondi pubblici. L’Ordine chiarì subito: “Premesso che l’informazione a pagamento, sia che si tratti di politici o di qualsiasi altro cittadino, non fa parte della professione giornalistica ed è tassativamente vietata dalle nostre regole deontologiche a tutela soprattutto dei cittadini, che hanno diritto a un’informazione corretta e trasparente, l’Ordine dell’Emilia Romagna ravvisa nei fatti esposti tutti gli elementi per aprire ufficialmente un’istruttoria”. Il procedimento, ”lungo e laborioso anche per l’impossibilità di acquisire atti dalla magistratura”, commentò poi l’Ordine, sottolineando la ”scarsa collaborazione delle forze politiche e della stessa Presidenza dell’Assemblea legislativa” si concluse con sei mesi di sospensione per Dario Pattacini, conduttore di un programma di informazione su 7Gold, due mesi per Luigi Ferretti, giornalista pubblicista ed editore della stessa emittente, due mesi per Giovanni Mazzoni, direttore di èTv, censura per Sergio Fausto Fagnoni, redattore di Teleromagna, e per Francesco Spada, giornalista di èTv. Secondo ilfattoquotidiano.it, il gruppo consiliare cui viene addebitata la spesa più alta, nel triennio 2010-2012, è quello della Lega Nord con 70mila euro. Seguono il Pd con 16mila e Sel con quasi 15mila. Per gli altri si ipotizzano cifre inferiori ai 10mila euro. Già nel febbraio scorso il procuratore della Corte dei Conti regionale, Salvatore Pilato, aveva stimato una spesa di fondi pubblici tra i 100mila e i duecentomila euro. Diversi politici hanno ammesso di aver pagato per dare visibilità alle loro iniziative e alle loro proposte. A suo tempo si parlò di esborsi dai 200 ai 500 euro per ogni ‘comparsata’. (Ossigeno per l’informazione)