Tv locali, destinazione extraincassi assegnazione dividendo esterno. Rebecchini (FRT): fare tv locale in Italia è ormai impossibile

Per il presidente della Federazione Radio Televisioni (FRT), Filippo Rebecchini, la volontà del Ministro dell’Economia Giulio Tremonti, riportata in questi giorni dagli organi di stampa, di destinare l’extragettito incassato dalle compagnie telefoniche dalla vendita delle frequenze espropriate alle tv locali a scopi diversi da quanto prevede la legge, è inopportuna nonchè ingiusta.

"E’ inopportuna – dichiara Rebecchini – perchè, pur riconoscendo che la riduzione del debito pubblico dello Stato è oggi una delle priorità non più derogabile, sottrarre fondi al circuito produttivo impedisce o, quanto meno, rallenta drammaticamente quella ripresa economica il cui rilancio rappresenta la condizione essenziale per il risanamento dei conti pubblici. E’ ingiusta perchè solo qualche mese fa il Governo, al fine di incoraggiare le compagnie telefoniche a partecipare alla gara per l’aggiudicazione delle frequenze della banda 800 MHZ, aveva approvato un decreto legge, poi convertito in legge dal Parlamento, nel quale si stabiliva che: "Una quota, non superiore al 50 per cento, delle eventuali maggiori entrate accertate rispetto alla stima di cui al presente comma sono riassegnate nello stesso anno al Ministero dello sviluppo economico per misure di sostegno al settore, da definire con apposito decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze; una quota del 10 per cento delle predette maggiori entrate può essere anche utilizzata per le finalità di cui al comma 9. Rebecchini%20Filippo - Tv locali, destinazione extraincassi assegnazione dividendo esterno. Rebecchini (FRT): fare tv locale in Italia è ormai impossibileIn tal caso non si applica il limite di 240 milioni di euro ivi previsto." "Tale decreto – continua Rebecchini (foto a lato)- riconosceva alle tv locali un indennizzo più equo ripetto ai 240 milioni di euro inizialmente previsti dalla legge di stabilità 2011 (L.220/2010) e fortemente contestato perchè insufficiente a ripagare gli investimenti realizzati dalle emittenti per passare al digitale terrestre. L’incremento dell’indennizzo doveva anche servire a scongiurare o limitare i rischi di opposizione in sede giudiziale delle tv locali espropriate. Si sa che la politica fa presto a dimenticare le promesse fatte, ma non eravamo abituati ad un governo che nel giro di poco tempo arriva addirittura a cambiare più volte le leggi approvate dal Parlamento". Infatti, una legge non è una promessa ma un impegno vincolante. Nè si può sostenere che negli ultimi sei mesi la situazione di bilancio dello Stato sia peggiorata a tal punto da dover cambiare completamente le carte. Il ministro Tremonti (e i tecnici del ministero dell’economia) non poteva non conoscere la reale situazione dei conti pubblici, sottolinea il dirigente dell’ente esponenziale in una nota. Il presidente della FRT inoltre ricorda di come il settore televisivo locale sia stato "enormemente penalizzato in questi ultimi anni a cominciare dalla soppressione delle provvidenze all’editoria a radio e tv locali (le stesse non sono state mai soppresse per le testate giornalistiche di radio e tv di partito ndr) e dalla drastica riduzione delle misure di sostegno ex L. 448/98. Questi contributi vengono erogati dallo Stato con l’obiettivo di sostenere e garantire la messa in onda di programmi di informazione locale all’insegna del pluralismo e dell’indipendenza. Tant’è che il presupposto fondamentale per accedere ai contributi è la fornitura di servizi di carattere informativo da cui ne deriva l’obbligo per le emittenti locali di assumere giornalisti al fine di garantire il servizio". A gravare pesantemente sul sistema delle tv locali, secondo il presidente della FRT, è stata anche "la improvvisata gestione da parte delle Istituzioni del processo di digitalizzazione a partire dalla pianificazione delle frequenze e dalla tardiva regolamentazione dell’LCN. Le ultime uscite del Ministro Tremonti – conclude Rebecchini – dimostrano che fare impresa in Italia, visto il quadro di assoluta incertezza, è ormai praticamente impossibile". Dello stesso avviso è anche il presidente dell’Associazione Tv Locali FRT, Maurizio Giunco, per il quale "lo scontro tra i ministri Romani e Tremonti sulla destinazione dell’extragettito è solo l’ultima delle brutte sorprese riservate da questo governo all’emittenza locale. La legge di stabilità 2011 aveva costruito il pareggio di bilancio prevedendo 2,4 mld di euro di entrate dalla vendita delle 9 frequenze espropriate alle tv locali. Ora ne sono arrivati 1,6 mld in più che devono essere reinvestiti, come prevede la legge, nel settore delle Tlc e per gli indennizzi alle televisioni locali che verranno chiuse e non certo per altri scopi." (E.G. per NL)

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