Raggiunto l’accordo che prevede il pagamento della metà degli stipendi ancora dovuti ai dipendenti dell’emittente televisiva Sardegna Uno. I lavoratori chiedevano il pagamento degli stipendi di luglio, agosto, settembre, ottobre e 14esima.
Già nei giorni scorsi era stata diffusa la notizia (inesatta) da alcune agenzie ma un sit-in dei giornalisti davanti la Banca di credito sardo presieduta dall’editore della tv Giorgio Mazzella e le parti in riunione per cercare di trovare un comune accordo con il prefetto Giovanni Balsamo e per esaminare la reale situazione delle somme che la proprietà di Sardegna 1 rivendica nei confronti dello Stato e dell’Inps (stimate dall’editore in circa sue milioni di euro) avevano dimostrato il contrario. L’editore aveva lanciato un comunicato stampa, in cui scriveva: “Lo sciopero è un vostro diritto, ma la scelta di tenere un sit-in di fronte alla sede della Banca di credito sardo, che mi onoro di presiedere, denota una totale caduta di stile ed è un ricatto al quale, per principio, non posso cedere. La strada che avete scelto di percorrere, qualora voleste perseguirla, mi allontanerà totalmente e definitivamente dall’azienda e spegnerà ogni mio desiderio di continuare a combatterla per rilanciarla”. Ed ancora al Tg3 Sardegna: "Lo Stato ci deve due milioni di euro: cosa devo fare nel frattempo per pagare gli stipendi, vendermi la macchina?". (R.R. per NL)