Tv locali, crisi. FRT: le regioni possono fare di più. Diversamente chiuderanno molte stazioni

I Presidenti della FRT, Filippo Rebecchini e  dell’Associazione Tv Locali, Maurizio Giunco, hanno chiesto ai Presidenti delle Regioni "l’immediata costituzione di un tavolo tecnico per esaminare la situazione anche con l’obiettivo di sollecitare il Governo ad intervenire e a determinare un piano di aiuti che permetta alle imprese televisive locali di far fronte alla crisi in atto".

Ne dà notizia la FRT stessa, secondo il cui presidente Rebecchini "le televisioni locali vanno tutelate perchè costituiscono una componente significativa del sistema radiotelevisivo italiano, sono vicine alle comunità locali e meglio di tutti possono rappresentarne le identità e gli interessi. Inoltre esse concorrono allo sviluppo economico e sociale del territorio e la loro presenza offre un contributo essenziale al pluralismo dell’informazione e delle idee". Per Giunco, invece, se non si interverrà presto, la stragrande maggioranza delle tv locali sarà costretta a cessare l’attività. "Per questi motivi – afferma Giunco – riteniamo non più procrastinabile l’intervento delle Regioni a favore del settore attraverso misure di sostegno che aiutino le imprese televisive locali a superare questa fase critica in attesa della ripresa dei mercati." Secondo la federazione, ciò può essere realizzato mediante: a) l’utilizzo dei fondi comunitari per il finanziamento a fondo perduto e/o a tassi agevolati degli investimenti destinati all’innovazione tecnologica; b) favorendo la ripresa del mercato pubblicitario a partire dalla concreta applicazione dell’art.41 del D. Lgs. 31 luglio 2005, n.177 e successive modificazioni, che prevede l’obbligo per le amministrazioni pubbliche e per gli enti pubblici di acquistare spazi sulle emittenti locali ai fini della comunicazione istituzionale. A tal proposito la FRT chiede che, "ai sensi dell’art. 41, comma 5, venga destinato alle tv locali almeno il 50% delle somme spese annualmente dalla Regione per la comunicazione istituzionale; c) l’alleggerimento del carico fiscale mediante la riduzione al minimo previsto dalla legge dell’aliquote IRAP; d) attraverso qualsiasi iniziativa riconosciuta dalla legge al fine di favorire la ripresa del settore". (E.G. per NL)

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