Sequestro di beni per equivalente del valore complessivo circa 1,9 milioni di euro è stato eseguito ieri dalla Guardia di finanza su disposizione del gip presso il tribunale di Napoli nei confronti di tre emittenti televisive campane.
Per la Procura della repubblica i fornitori di servizi di mezia audiovisivi sarebbero responsabili di una truffa per l’indebito percepimento dei contributi previsti dalla legge sul sostegno all’emittenza locale (annualità 2008 e 2009). In un comunicato della Procura si sottolinea che la truffa "è stata rilevata attraverso l’analisi della documentazione a corredo delle domande di contributo presentate al Corecom Campania, documentazione risultata in parte non rispondente al vero". In questo modo sarebbe stato ottenuto "indebitamente un maggior punteggio per la collocazione in graduatoria" al fine di conseguire "maggiori risorse economiche in sede di ripartizione dei fondi stanziati". Il sequestro riguarda beni immobili e disponibilità finanziarie, in parte giacenti al Ministero dello Sviluppo Economico relativamente ad annualità successive dei contributi governativi non ancora erogati. (E.G. per NL)