Ci sarà anche un giornalista dipendente nel board della società Rosengarten, proprietaria delle Tv alto-atesine collegate Video33 e Sdf (la prima in lingua italiana, la seconda in lingua tedesca) di Bolzano. Il modello tedesco di partecipazione sbarcherà così in Alto Adige, territorio che questo periodico segue con attenzione, e anche, in generale, in Italia.
Il relativo accordo è stato siglato nei giorni scorsi a Bolzano dall’amministratore unico della Rosengarten Albino Leonardi e dal sindacato regionale dei giornalisti (Journalisten Gewerkschaft) e prevede anche che il personale partecipi agli utili della società, anche per consentire il recupero di quanto perso per via dei precedenti accordi sul contenimento del costo del lavoro, accettati dai giornalisti per consentire la prosecuzione dell’attività del gruppo. L’intesa è propedeutica inoltre ad un futuro contratto integrativo.
Leonardi ha sottolineato che “l’accordo mette nero su bianco quanto da me applicato dal mio arrivo un anno fa, ovvero il clima di fiducia costruttivo tra proprietà e personale”. E, a scanso di equivoci, ha precisato che a Video33 non sono in vista cambi di proprietà.
Il vicedirettore della Fnsi Tommaso Daquanno e il segretario regionale del sindacato Rocco Cerone, da parte loro, hanno parlato di “un’imprenditoria illuminata” e di “un accordo che istituzionalizza il dialogo”. In un comunicato l’Assostampa spiega: “È la prima volta che viene firmata in Italia un’intesa di questo tipo, foriera in futuro di possibili nuove relazioni industriali. Testimonia la maturità della redazione che ha accettato responsabilmente sacrifici economici pur di garantire il rilancio della Tv, che esattamente un anno fa era stata ceduta per essere messa in liquidazione”.
“La caparbietà della nuova gestione iniziata un anno fa… (si è rivelata) incisiva grazie ad un’accorta politica di risparmi, abbinata al sostegno di fornitori strategici e all’impegno di tutti i dipendenti, anche non giornalisti, ed ha realizzato un turn around che ha evitato la chiusura di un’emittente che in Alto Adige Sud Tirol rappresenta un attore imprescindibile per garantire il pluralismo dell’informazione”.
Video33 è nata nel 1986 per iniziativa del ‘mitico’ commendator Rolando Valerio Boesso. Il primo nome del canale è stato, per la verità, Videobolzano Canale 33.
La Tv iniziò a trasmettere da una garage di via Tahler a San Giacomo, irradiando il segnale con un ripetitore che ‘illuminava’ la sola città di Bolzano e con la particolarità, decisamente non secondaria, di trasmettere in italiano, in una provincia in cui domina (anche nei media radio-televisivi, dove la RAS ha un’importanza fondamentale) il tedesco. Fin dall’inizio a Videobolzano venivano prodotte due edizioni del Tg, una alle 13.15 e un’altra alle 19.30, che sono rimasti gli appuntamenti informativi storici dell’emittente.
Qualche anno dopo, grazie alla lungimiranza dell’editore Boesso, iniziarono a essere installati nuovi ripetitori dell’emittente per ritrasmettere i programmi anche a Merano e a Bressanone. Di qui la successiva decisione di cambiare il nome, passando da Videobolzano Canale 33 a Video33, per dare alla Tv una connotazione meno cittadina.
Nel 2008, poco prima della morte del compianto Rolando Boesso, l’emittente venne acquistata da una cordata di imprenditori alto-atesini, capeggiata dal pusterese Franz Senfter. Oggi, come detto, Video33 rappresenta invece la Televisione dell’Alto Adige (in italiano), di cui è società editrice la Rosengarten srl, guidata da Andreas Pfeifhofer.
Per stare al passo con i tempi, la Rosengarten ha peraltro allargato i suoi fronti, dotando la Tv di un sito aggiornato in tempo reale, che permette agli utenti di seguire il canale in diretta e affiancandole con convinzione Sdf, la prima emittente in madre lingua tedesca. Quest’ultima, peraltro, aveva già fatto il suo esordio nell’etere nel 2009, con l’avvento del digitale terrestre. (M.R. per NL)