La notizia, che ha colto un po’ di sorpresa il mondo dell’emittenza televisiva abruzzese, è dei giorni scorsi: è morto all’età di 73 anni Vincenzo Lanetta, storico editore della nota Tv regionale Antenna 10. Lanetta era ricoverato da alcuni giorni all’ospedale di Lanciano, in seguito a una malattia, e lascia la moglie Margherita Salvatore e i figli Miriana, Nico, Sabrina e Daniele. Miriana (nella foto con il padre), fra l’altro, è giornalista e volto televisivo della stessa Antenna 10.
Antenna 10, seguita e apprezzata dal pubblico di tutta la regione, è una fra le reti televisive private storiche dell’Abruzzo (regione che questo periodico segue con attenzione), visto che è nata il 10 marzo 1985. Dal 2000 fa parte del circuito nazionale 7 Gold. L’emittente, inizialmente di Pescara e attualmente invece con sede in località Santa Calcagna di Rocca San Giovanni, ha quale direttore Gioia Salvatore (che è anche cognata dell’editore scomparso) ed era nata per volontà sempre di Vincenzo Lanetta, già responsabile di Tele Due, seconda rete, all’epoca, del gruppo Tvq.
Veniamo ora ai commenti alla notizia e ai ricordi di Vincenzo Lanetta, che naturalmente sono stati assai numerosi.
Ecco per primo quello di Stefano Pallotta, presidente dell’Ordine dei giornalisti dell’Abruzzo: “Era un editore televisivo di grande intuito e talento. La sua capacità imprenditoriale gli ha consentito di attraversare anche le fasi più turbolente delle rivoluzioni che hanno interessato, negli ultimi 40 anni, il mondo dell’editoria televisiva. Le soddisfazioni professionali si sono alternate a momenti difficili, anche sotto il profilo personale, che mai lo hanno scoraggiato dal restare uno dei protagonisti del mondo dell’informazione regionale. Gli operatori dell’informazione sono sempre stati il suo mondo di riferimento e oggi lascia una famiglia di giornalisti ai quali va il pensiero e la solidarietà dell’Ordine professionale”.
Il Sindacato dei Giornalisti Abruzzesi, in una sua nota, scrive a sua volta: “È stato uno dei protagonisti della rivoluzione culturale che in Abruzzo, come in tutta Italia, portò alla nascita di un nuovo modo di fare giornalismo più vicino ai territori. Vincenzo Lanetta ha sempre interpretato il suo ruolo con schiettezza e sincerità. Con la famiglia ha sempre condiviso il suo progetto editoriale e oggi alla moglie Margherita (e) ai figli… vanno le nostre più affettuose condoglianze per la perdita, non solo professionale ma anche umana, di una persona che ha fatto parte della storia dell’informazione in Abruzzo”.
E passiamo al presidente del Co.Re.Com. Abruzzo Filippo Lucci: “Lanetta è stato pioniere dell’informazione locale abruzzese ed è riuscito sempre a garantire, anche nei momenti più complessi come la crisi economica del settore, un servizio di qualità che puntasse alla crescita del territorio”.
Ecco poi la dichiarazione del sindaco di Lanciano, località legata appunto in modo particolare a Lanetta, Mario Pupillo: “La morte di Vincenzo Lanetta, il “papà” di Antenna 10, ci ha colpiti come un fulmine a ciel sereno. È stato un pioniere dell’editoria in Abruzzo, un pilastro dell’informazione abruzzese attraverso le sue imprese editoriali, un imprenditore lungimirante che 34 anni fa ha saputo coniugare innovazione e passione per creare le solida fondamenta di quella che sarebbe diventata una delle Televisioni private più importanti d’Abruzzo”.
E infine tocca, su un piano molto più commosso, alla citata Gioia Salvatore, direttore responsabile di Antenna 10: “Antenna 10 ha perso il suo gabbiano (il riferimento è al noto simbolo dell’emittente; N.d.R.). Colui che l’ha fondata e che ha lottato per lei fino al suo ultimo giorno. Come si possono raccontare trentaquattro anni di lavoro insieme? Come si possono descrivere le ansie, gli entusiasmi, le gioie, le delusioni, i sogni? Quante volte si stava per cadere e quante volte tu hai trovato la forza, il coraggio di continuare… Antenna 10 è sempre stata la tua vita, e le hai dedicato la tua vita. Hai cercato di non piegarti mai, nei momenti più difficili è sempre venuto fuori il guerriero che è in te, e ce l’hai sempre fatta. Quanti sacrifici, ma quante soddisfazioni nel riuscire a farcela ogni volta, e ogni volta ancora. E la forza la trovavi proprio nella tua creatura, nella tua Televisione. Ti studiavi le leggi, le normative, combattevi contro tutto e tutti ed alla fine la spuntavi. Fino a Natale, abbiamo progettato, impostato il lavoro. Poi tutto è precipitato ed oggi hai detto addio a tutti”. (M.R. per NL)